Gianni Bergamin vive e lavora a Torino. È un pittore che opera artisticamente dagli anni ‘70, esponendo in Italia ed all’estero. Nel 2000 ha iniziato un nuovo linguaggio espressivo, traendo dall’ambiente urbano torinese ispirazione per le sue opere, prediligendo luoghi come i mercati o zone adiacenti ricche di situazioni di contatti di varie tipologie umane. In un’altra dimensione, dipinge fabbriche abbandonate, desolate e decadenti. Attraverso l’uso della fotografia, interpreta realtà metropolitane. È presente nel Museo a Cielo Aperto di Camo (CN) e nella collezione della Biblioteca Civica A. Arduino di Moncalieri (To).
Tra le sue esposizioni principali, sono da segnalare quelle allestite nel 1989 a Torino (Coop arti visive), nel 1992 alla Galleria Etruria di Cuneo, nel 1995 a Torino (Zona Castalia), nel 2001 a Saluzzo arte (Cn), nel 2001 all’Istituto Italiano di Cultura in Lussemburgo, nel 2002 alla Bertrand Kass gallerie di Innsbruck (A), nel 2006 alla Galleria Ponterosso di Milano, nel 2009 alla Galeria Dimenzija Napredka di Nova Gorica (SLO), nel 2011 alla Biennale di Venezia allestita a Torino per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel 2016, ha vinto il secondo premio assoluto della critica “Premio Matteo Olivero” a Saluzzo (CN).