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en plein air

MetaforaHh

Corrado Odifreddi

Grafite su carta

20 x 20 cm

2018

Corrado Odifreddi è nato a Cuneo nel 1954 e vive e lavora a Dronero. Opera come decoratore d’interni e restauratore, affiancando all’attività lavorativa una costante produzione di opere pittoriche e grafiche. Ha partecipato a mostre personali (alla Fondazione Peano di Cuneo nel 2004, all’Enoteca Vini & Co di Danilo Vallauri a Dronero nel 2013 e al Collegio dei Geometri di Cuneo nel 2018, curata da Roberto Baravalle e presentata da Francesco Poli) e collettive (come Artisti di Confine organizzata dall’Associazione Artaria in Palazzo Samone a Cuneo nel 2011 e in seguito insieme all’Associazione Magau di Cuneo sia al Filatoio di Caraglio che in Palazzo Samone a Cuneo). Nelle sue opere pittoriche, Odifreddi ci trasporta in dimensioni di bellezza definita da superfici piane e segni lineari puri, che riecheggiano gli sviluppi attuali delle comunicazioni, dei mezzi odierni di conoscenza, dei percorsi viabili o delle rotte aeree. Vi si possono riconoscere visioni metaforiche della ricerca scientifica, in particolare, dei vorticosi rapporti tra neuroni e sinapsi nei nostri cervelli. Di fronte ai suoi lavori, non si può che avvertire lo stimolo psichico a far emergere altri circuiti di pensieri, sentimenti,

inquietudini, che pongono l’osservatore sulla stessa strada della ricerca di verità della scienza. Tutto si presenta in forme ideali, che conducono lo sguardo in un simbolico viaggio nei labirinti della pittura, attraversando grovigli di geometrie cibernetiche fluide. Corrado ha realizzato anche dipinti con l’impiego dell’i-phone, dall’intento scopertamente ludico, pronti per essere poi trasferiti a olio su tela, oltre che bozzetti pseudo-naturalistici a olio su carta, in cui si dispongono superfici piane di finestre di piccole dimensioni, dipinte a fasce orizzontali di colori saturi, stesi a campiture piatte, che rinviano, metaforicamente, ai toni coloristici di paesaggi naturali osservati in varie stagioni dell’anno. Più di recente, quindi, Odifreddi ha costruito mappe singolari di immagini appartenenti ai periodi più diversi della storia dell’arte, lasciandosi guidare dal contrasto delle emozioni, dalla voce della poesia e dal ritmo musicale e dionisiaco delle sequenze figurali mitopoietiche, che si presentano incorniciate o traspaiono in sovrapposizioni trasparenti, emergenti come ombre o riflessi di verità, che ci fanno fuoriuscire dalle apparenze.