Gian Piero Viglino è nato ad Alba (Cn) nel 1951. Vive e lavora a Dogliani (Cn). Dipinge dagli anni Sessanta, cercando fin dall’ora di fondere attraverso i colori l’emozioni suscitate dalla vita. Espone dal 1982 in molte personali e collettive in gallerie, musei ed esposizioni in Italia, soprattutto a Torino, ma anche Bologna, Roma, Latina, Ivrea, Arezzo, Teramo, Venezia, Milano e all’estero tra cui Nizza, New York, Praga, Granada, Lussemburgo, Budapest. Nel 1994 l’alluvione gli distrugge la casa-studio portando con sé la maggiore parte delle sue opere. Da allora aggiunge ai suoi lavori anche un altro sentimento quello della caducità. Viglino, attraverso i suoi giochi di luci e ombre, cerca di portare l’attenzione in un mondo remoto, vicino alla percezione. Lavori in cui i colori sembrano separare dei mondi e non fondersi in un disegno, ma
trasformarsi in un’evocazione. Viglino ha sperimentato opere su carta di grandi dimensioni che proseguono il lavoro sul paesaggio intrapreso con i gessi degli anni Ottanta, vicini alla cultura della beat generation, che seguivano il primo periodo degli Angeli, e poi lavori a tempera verniciata su piccole tavole e visioni di animali. Tra le sue mostre più recenti, si segnalano le personali organizzate nella Vizivàrosi Galeria a Budapest del 2007, nella Galleria d’Arte Ars Mundi a Monforte d’Alba del 2009 e allo Spazio Mouv’ di Torino del 2016-2017, oltre alle collettive allestite a Invorio (No) all’Ex fabbrica Vifra nel 2012, al Centro culturale Ipazia di Alba (Cn) nel 2012-2013 e presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo nell’ambito di GrandArte 2013.