Galleria

en plein air

Happiness

Chen Li

Tecnica mista su tela

20 x 20 cm

2018

Chen Li nasce in Cina nella provincia dello Zhejiang nel 1972. Vive e lavora a Torino e Milano come artista, grafica e calligrafa. Nel 1998 si laurea al Politecnico di Torino in Tecniche e Arti della stampa con una Tesi sulla calligrafia nel graphic design. Ha studiato calligrafia con maestri calligrafi internazionali dal 1994 al 2005, incisione a Urbino nel 2003 e a Torino all’Accademia Albertina di Belle Arti nel 2003. Determinanti per la sua formazione umana e artistica sono state le numerose residenze artistiche internazionali in Olanda, Finlandia, Stati Uniti, Germania, Francia, Romania, Mongolia. Ha esposto in numerose occasioni il suo lavoro sia in Italia (nel 2010 alla Triennale della Bovisa a Milano, nel 2015 alla Fabbrica del vapore a Milano e Immagina Arte Fiera di Reggio Emilia, nel 2017 e nel 2018 alla Fondazione Prada – Accademia dei Bambini), sia all’estero, in Francia nel 2014, 2015, 2016 e 2019 (Carrousel du Louvre), in Olanda nel 2009, 2010 e 2011; negli Stati Uniti, a Boston nel 2009; in Germania, nel 2011, 2012 e 2013; in Finlandia nel 2010. Questi progetti rappresentano tutta l’esperienza pluriventennale di Chen Li nella sperimentazione con il segno e l’approccio alla scrittura e 

al suo insegnamento sia ad adulti, sia a bambini.  Chen Li è anche autrice dei titoli di testa del film premio Oscar “Call me by your name” di Luca Guadagnino. Federica Giuliani, in un’intervista per la testata indipendente “Latitudes Travel Web Magazine”, così ha definito Chen Li: “Artista poliedrica e appassionata, cerca di trovare un punto di incontro tra la cultura orientale e quella occidentale. Le parole latine si fondono con gli ideogrammi rappresentando, ogni volta, stati d’animo differenti, costantemente ed evidentemente ricercando del bello”. E alla domanda “Come unisci l’antica tecnica calligrafica all’arte contemporanea?”, Chen Li ha risposto: “È stato un processo lungo 18 anni in cui inizialmente procedevo a tentativi, istintivamente come un bambino che gioca e prova a gattonare. Dopo circa 10 anni di sola calligrafia formale e computer graphic sono entrata in contatto con l’ambiente vivo e fluido dell’arte contemporanea e ho sentito che si poteva arricchire la calligrafia di altri contenuti e mezzi e portarla nella contemporaneità, sempre con lo spirito di chi sperimenta e rischia” (https://www.latitudeslife.com/2013/10/chen-li-unartista-delle-parole-a-torino/).