Ezio Curletto è nato a Carignano (To) nel 1957. Pittore, incisore, appassionato di arte, fin da ragazzo si è cimentato nelle più svariate tecniche: pastelli, carboncino, olio e con soggetti figurativi. Successivamente la sua pittura si è evoluta verso uno stile più astratto e invece delle tele ha utilizzato supporti di vario genere, tavole, cartone o materiali adatti a ricevere le applicazioni materiche sulle superfici, intervenendo poi con i colori acrilici. Alcune composizioni sono create utilizzando parti di recupero di computer, poi colorati e impreziositi da foglia d’oro, inserita per completare la gamma cromatica di queste “tecniche miste” o “pittosculture” come egli ama definirle. Ha iniziato la sua prima esperienza con l’incisione nel lontano 1987 con una piccola lastra di zinco all’acquaforte, sotto la guida di Isidoro Cottino e poi con Fernando Eandi, rimanendone entusiasta e proseguendo quindi con altre numerose lastre, fra cui alcune alla maniera nera. Sempre sotto la guida di Cottino, ha realizzato, con le tecniche sperimentali, lavori che lo hanno entusiasmato per le possibilità espressive e per quelle di creare opere di fattura complessa, sia per ciò che riguarda la costruzione delle matrici, sia per la realizzazione della stampa. Ulteriore esperienza, l’approfondimento della tecnica della “matrice a perdere” su linoleum, che gli consente di creare opere a diversi colori con una sola lastra, lavorata in sequenza per la sottrazione del materiale necessario ad ottenere le varie coloriture nella stampa.
Ha intrapreso un percorso di ricerca e di sperimentazione che lo ha portato ad esporre a mostre, rassegne, fiere e concorsi in tutto il territorio nazionale, ottenendo sempre interessanti critiche e apprezzamenti, tra le più importanti: Torino, Venezia, Abu Dhabi e Dubai. “Da un figurativo imbevuto delle ispirazioni caravaggesche ad un’evoluzione d’impronta decisamente più contemporanea fino ad arrivare ad un’arte informale ed astratta. La parabola ascendente dell’arte di Ezio Curletto, pittore e incisore, è attraversata da uno spirito di innovazione e sperimentazione che non pone limiti alla creatività inglobando nelle composizioni ogni forma di materia che diventa elemento plastico e pittorico. Tecniche differenti, supporti di ogni genere, materiali diversi e di recupero decontestualizzati e ricondotti a materia d’arte intervengono nella costruzione delle opere dell’artista piemontese, che diventano uniche e originali. Sono opere materiche in cui è possibile trovare stese di colore acrilico che si addensano su elementi di computer e schede elettroniche, illuminate da inserti di foglie e polvere d’oro. […] Immagini senza tempo e senza luogo catapultate nella dimensione personale dell’onirico o insite nella natura umana collettiva innata e sovrannaturale” (Premio IconArt 2020, recensione all’opera Archetipo dell’inconscio 3 di IFF, in https://iconartmagazine.it/recensioni/archetipo-dellinconscio-3-di-ezio-curletto/).