Sergio Pallone è nato nel 1951 a Bahia Blanca (Argentina) da padre italiano e madre di origine russa. Vive e lavora tra Roma e Fondi (Lt). Dopo aver frequentato il liceo classico, ha studiato tecniche dell’incisione presso la Calcografia Nazionale in Roma e presso l’Istituto d’Arte di Urbino. Si è dedicato in seguito alla pittura, esponendo in varie mostre personali e collettive. Scrive inoltre racconti brevi e poesie. Per la libreria Fahrenheit in Roma ha pubblicato Sommario, volume che raccoglie poesie di Rosalba Campra accanto alle proprie immagini. “Come apparizioni felliniane”, ha specificato Marco Testa nel comunicato stampa della mostra personale di Sergio Parola allestita tra marzo e aprile 2011 presso Sessantaquattrorosso di Firenze, “le strutture geometrico-architettoniche delle opere di Sergio Pallone si svelano da atmosfere fluide, indefinite: praterie sterminate, acque residue di oceani improbabili.
Sembrano paesaggi della memoria impressi nell’anima, quieti e silenziosi; posti ameni, che dilagano fuori dell’uomo e accolgono l’uomo nella sua forma edile: quasi fossero ‘nature morte’ di morandiana memoria. Eppure, la vita affiora nelle opere di Pallone, come una poesia non declamata, fatta di passaggi tonali, minimalisti. In un’epoca, quella contemporanea, in cui apparire ed esistere sembrano coincidere, in cui se non si urlano le proprie idee sembra che non se ne abbia alcuna, l’opera di Sergio Pallone costringe a una pausa di silenzio, in un mondo di note spesso stonate” (https://1995-2015.undo.net/it/mostra/116893).
