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The hand (La Mano)

Mario Zammit Lewis

Olio su tela

20 x 20 cm

2022

Mario Zammit-Lewis, nato nel 1949 a Marsaskala (Malta) e figlio di madre italiana, è vissuto a Torino, dove ha passato la sua adolescenza e dove ha cominciato a dipingere a 16 anni, partecipando alle estemporanee e frequentando il Liceo Artistico “Vittorio Veneto”, avendo come Maestro Ponte Corvo (Raffaele Pontecorvo). Ha tenuto la sua prima personale nel 1970 e nel 1971 la seconda, sempre a Torino. Nel 1979, è stato nominato accademico d’Italia con medaglia d’oro. Nel 1982, ha ricevuto la nomina a Maestro di pittura a Salsomaggiore Terme (Pr). Ha partecipato in diversi paesi a diverse collettive. Ha ripreso a dipingere nel 2000 a Hong Kong e nel 2011 nelle Filippine, fino a quando, nel 2015, si è traferito a Malta, dove attualmente risiede, e in Pessione (To) come Artista Pittore a olio. Nel 2020, ha preso parte a diverse competizioni a Palermo, Monreale (dove vince il secondo premio), Roma, Budapest, Firenze, Luxembourg e New York. Nel mese di ottobre è uscita la sua biografia artistica in tre lingue. Ha pubblicato su “Il Narciso”, sull’Annuario Artistico “Tuttarte” del 1972, su ”Il Centauro” del 1982, “Artes” del 2017, “ART NOW”, su tutti i numeri da marzo a dicembre 2020, in “ART LEADER”, Guida per l’investimento nell’Arte, e su altri quotidiani italiani e maltesi. Sue opere si trovano un po’ in giro per il mondo ed è anche apparso su “ODEON TV”, in Storia di Artisti, viste le chiusure da Covid. Su Facebook e YouTube, è uscito con tre esposizioni personali virtuali. Ha avuto in programma personali a Malta e in Asia per il 2021 e ne ha anche per il 2022.

Quali sono le fonti di ispirazione per l’arte di Mario Zammit-Lewis? A questa domanda, che gli è stata posta in un’intervista da Laura Calleja per il quotidiano bisettimanale “Malta Today” del 14 gennaio 2021, l’artista italo-maltese ha così risposto: “Per la mia arte il corpo di una donna e tutto ciò che è piacevole da guardare – una vista sul mare, un ritratto o qualsiasi altra cosa, o una richiesta speciale di dipingere qualcosa”. E per Vittorio Sgarbi, quella di Zammit-Lewis è una “pittura colta che indica una sensibilità di non voler cambiare il linguaggio, ma di essere dentro quel linguaggio come tradizione consolidata a cui appartenere” (https://www.quimalta.eu/lavventura-dellartista-pittore-mario-zammit-lewis-continua-a-malta-e-nel-resto-deuropa/).