Galleria

en plein air

Angolo del lido

Michelangelo Cambursano

Olio su tavola

20 x 20 cm

2022

Michelangelo Cambursano si è diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dopo aver frequentato il Corso di Pittura del prof. Enrico Paulucci. Ha insegnato per molti anni Discipline Pittoriche nei Licei Artistici. Dal 1964, ha esposto alle mostre della Promotrice delle Belle Arti di Torino, della quale è stato membro della Commissione Artistica. Dal 1967 al 1983, ha partecipato alle numerose rassegne del Piemonte Artistico e Culturale. Nel 1965, gli è stato assegnato il Premio Albarello per il paesaggio alla 123a Esposizione d’Arti Figurative della Promotrice di Torino. Ha insegnato Tecnica Pittorica ai corsi dei CedAS Fiat. Una mostra personale gli è stata offerta nella Palazzina Liberty di corso Dante a Torino. Una sua opera è in permanenza al Museum of Fine Art di Volgograd (Russia). In particolare, ha allestito personali alla Galleria Rege Santiano di Pinerolo nel 1979; alla Galleria Ideogramma di Torino nel 1984; nella Sala Cerimonie del Comune di Rivoli (To) nel 1994; alla Galleria Punto Arte di Loazzolo (At) nel 1998; alla Galleria PASL di Torino nel 2002; alla Galleria Micrò, alla Galleria Laboratorio MartinArte e alla Galleria Martorano di Torino nel 2012. Per molti anni è stato invitato al “Premio SANTHIÀ”. Vive e lavora a Torino. “Agli inizi degli anni settanta”, ha commentato Francesco De Caria, la ricerca pittorica di Michelangelo Cambursano“

si rivolge alla figura e ad angoli di spiaggia e il tema della solitudine si esprime intensamente nelle bagnanti solitarie e nelle spiagge geometriche, costituite da una compatta campitura di bianco che si allunga a mezza luna nell’azzurro altrettanto compatto del mare; oppure, nelle cabine rese nei loro chiusi volumi, o poste su spiagge deserte. Negli anni ottanta, Michelangelo Cambursano passa ad una pittura evocativa di un mondo fin de siècle, in scene ancora situate sulla spiaggia; sono spiagge talora affollate, circondate da edifici protoliberty: affollate come fantasmi”. Quindi, gli ultimi temi affrontati dalla pittura di Cambursano riguardano la rappresentazione di caffè storici in uno stile che si può definire quasi iperrealistico. A questo proposito, Beppi Zancan ha specificato: “Cambursano dipinge i caffè storici (di svariate città ma sempre individuabili e riconoscibili); l’atmosfera è quella rarefatta di tempi meno inquinati da onde sonore e chimiche, i personaggi, invece, sono spesso quelli di oggi. È come se l’artista tentasse di far rivivere oggi quel tempo trascorso: un’operazione poetica che carica di nostalgia struggente e straniante metafisica i suoi dipinti. […] È un pittore la cui tecnica è stata affinata dall’attività di restauratore e quindi le sue opere sono anche da gustare nella bellezza della materia pittorica” (http://www.arte.it/calendario-arte/torino/mostra-epifanie-2313).