Galleria

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Arte per l’arte

Carlo Iacomucci

Acrilico, penna a china e punzone

20 x 20 cm

2023

Carlo Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato nel 1949 a Urbino, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in modo personalizzato, da tantissimi anni. Dagli anni Ottanta e fino in tempi recenti (escluso periodo pandemia), per brevi periodi, si è spostato all’estero; ha realizzato disegni a china e acquerelli a Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra, dove è rimasto affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”. Il maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali. Nel 1999, è stato uno dei fondatori assieme a don Ezio Feduzi della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino.  Professore di Discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008 all’Accademia di Belle Arte di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di Macerata. Ha partecipato a tante mostre importanti, da ricordare: la 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi, e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020, ha ricevuto il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanita.  Nel 2021, ha tenuto la mostra personale The Resilience Of Art. Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione”, a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., presso le Sale Museali di Palazzo Bisaccioni a Jesi. Vive e opera a Monsano (An) a due passi da Jesi.

Per Elpidio Stortini, “Carlo Iacomucci, tra i più apprezzati artisti del nostro tempo, riesce ad esprimersi, attraverso creazioni suggestive e poetiche, con un linguaggio armonioso e personale, fatto di simboli e di segni, che ondeggiano tra l’immaginario ed il reale, creando sempre delle sensazioni di movimento. È questa la bellezza dell’arte, fatta di incisioni e dipinti, che specchia i colori dell’anima”. Più in generale, l’artista marchigiano sa “trasformare in opere straordinariamente belle i suoi ricordi, i suoi pensieri, i suoi sogni. Un continuo viaggio emozionale nel quale lascia sempre una sua inconfondibile impronta: le gocce, il vento, i cappelli, gli aquiloni. Un poeta dell’immagine i cui ‘versi’ sono visioni colorate. Per Lui parlano i segni, i colori – sempre brillanti ed intensi – che, mescolati tra loro, infondono gioia e allegria. E, soprattutto, fanno vibrare le corde dei sentimenti e delle emozioni” (https://www.altrogiornalemarche.it/2022/11/carlo-iacomucci-riesce-a-trasformare-in-grandi-opere-ricordi-pensieri-e-sogni/). E per la personale dal titolo Il segno inciso di Carlo Iacomucci. Incisioni (1993-2003), tenutasi nel luglio 2023 presso la sede dell’Auditorium Santo Spirito di Cingoli (Mc), il curatore Luca Pernici ha evidenziato come l’esposizione abbia inteso “documentare, attraverso una selezionata teoria di incisioni, l’evocativa produzione artistica del maestro Iacomucci, illustre incisore, che del ‘segno inciso’ è tra i più rappresentativi artisti dei nostri giorni. Urbinate, 74enne, formatosi alla celebre Scuola del Libro della sua città, Iacomucci, l’artista delle sette gocce degli aquiloni, dei manichini e del vento che li porta e li avvolge, ha trovato nel segno inciso l’espressione a lui più congeniale, alla quale ha consegnato il suo animus” (https://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/mostra-di-carlo-iacomucci-a-cingoli-il-segno-inciso-dellartista-marchigiano-ef4fc719).