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Artide2

Graziella Navaretti Bartolini

Acquaforte, acquatinta su ferro

20 x 20 cm

2018

Graziella Navaretti Bartolini è nata a Lanzo (To) nel 1944. Vive e lavora a Torino. Dopo il conseguimento del diploma di Maestro d’Arte e le successive abilitazioni, ha insegnato negli anni Settanta ornato modellato e figura modellata presso il Liceo Artistico “Vittorio Veneto” di Torino e, fino al 1992, è stata titolare della cattedra di progettazione di moda e costume presso l’Istituto Statale d’Arte per il Disegno di Moda e Costume “A. Passoni” di Torino. Dagli anni Settanta agli anni Ottanta, ha svolto attività grafico-pittorica accostandosi alla tecnica incisoria sotto la guida del maestro Alberto Rocco ed esponendo in numerose mostre personali e collettive di livello nazionale, conseguendo premi e riconoscimenti. Dai primi anni Novanta, si è dedicata all’incisione tradizionale e alla grafica sperimentale, frequentando, tra gli altri, i corsi di Rina Riva, presso l’Atelier Aperto di Venezia. Ha completato il corso quinquennale di incisione tenuto da Franco Fanelli ed Ermanno Barovero nell’ambito della Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Sue opere sono state pubblicate su riviste del settore (“Pianeta”, “Porti di Magnin – Antologia dell’incisione piemontese”, “Il Corriere dell’Arte”, “Il Giornale dell’Arte”, “Grafica d’Arte”). È presente già dal IV volume nel Repertorio Incisori Italiani, Edit Faenza, e nell’Annuario degli Incisori per l’anno 2007, pubblicato da “Grafica d’Arte”.

“Graziella Navaretti Bartolini”, ha scritto Angelo Mistrangelo, in merito alla mostra personale dal titolo Il pesce nella boccia, ospitata nel mese di aprile 2018 da Mutabilis Arte di Torino, “delinea, pagina dopo pagina, un universo di impressioni, di sensazioni, di brani e tecniche sperimentali, che mettono in evidenza i capitoli di un viaggio negli spazi della memoria e, in concomitanza, del sogno e dell’esistenza: ‘In solitudine – afferma l’artista – discretamente concentrata, ho fissato prima sulla carta e poi sulla lastra, le atmosfere, le luci, i profumi dei quali ero al contempo spettatrice e interprete’. […] E con la linoleografia a secco, le acquaforti e acquatinte, gli interventi a bulino e puntasecca, si entra in diretto contatto con un singolare libro d’artista, che appartiene alla ricerca e alla narrazione di Graziella Navaretti Bartolini” (http://www.arte.it/calendario-arte/torino/mostra-graziella-navaretti-bartolini-il-pesce-nella-boccia-50301).