Franco Ballabeni è nato a Milano nel 1957 e oggi vive a Colico (Lc), sul Lago di Como. La sua prima formazione in ambito artistico è avvenuta all’Istituto Enalc di Milano, nell’ambito della grafica pubblicitaria, e poi è proseguita alla Scuola d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. Le sue radici estetiche e formali traggono spunto dal Dadaismo e da Fluxus, dalla Mail Art e dalla Poesia Visiva. Dal 1984, ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali di Poesia Visiva, Mail Art, Arte Povera, Arte Concettuale, Land Art e Poesia Sonora, ed è ideatore e curatore di importanti rassegne nazionali e internazionali di Mail Art e Poesia Visiva. Le sue opere sono pubblicate su una vasta gamma di riviste, libri, antologie, CD e cataloghi monografici. Dal 2012 al 2019, ha diretto con Pierangela Brugola e Giorgio Biffi, lo Spazio d’Arte la dERIVA, a Colico. Dalla Presentazione dal catalogo RESTI DI MEMORIA, Spazio d’Arte LA dERIVA, 2018, in occasione della mostra Il libro illeggibile. Omaggio a Bruno Munari, Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (Ve): “I lavori di Franco Ballabeni nascono da un’elaborazione di presupposti minimali e concettuali chiamando così in causa l’arte intesa come riflessione sulle regole che ne determinano l’esistenza, dagli aspetti più intimi alla dimensione politica e sociale.
Le sue opere, anche se molto diverse l’una dall’altra, sono accomunate da un’effettiva frammentarietà coesistente e contrastante con l’apparente unità delle forme che, per questo, non sono agevolmente etichettabili mediante una cifra critica: non si tratta né di figurazione né di astrazione. Si tratta, certo, di collage e assemblage, scelti come una sorta di docile e versatile mezzo di trasporto da un codice espressivo a un altro, da una tappa all’altra del significare per immagini. Ballabeni ci porta a spasso nel suo mondo che è fatto di forme, oggetti e parti di oggetti già visti sì, ma mai in questo modo, mai con questa sintassi, mai con una simile modalità di narrazione. Si tratta sempre di un percorso di indagine, una riflessione sintetica e profonda che pone domande sullo scorrere del tempo, sulla natura delle cose, sul senso della bellezza e dell’armonia”.