Gino Baudino è nato nel 1938 a Boves, dove vive e lavora. Alla sua attività di intagliatore di legno, che svolge da quando aveva 11 anni, affianca da sempre la passione per la pittura. Ha frequentato il corso triennale di disegno alla Scuola Lattes di Cuneo sotto la guida di Ezzo Chicca. È stato docente di Intaglio alla Scuola professionale San Carlo di Torino nel corso di ebanisteria. Dagli anni ’70, ha stretto amicizia con Carlo Pirotti e con lui ha dipinto a cavalletto en plein air fissando sulla tela paesaggi, montagne e realtà contadine del Cuneese. La sua prima mostra personale è del 1976 al Centro Ideal di Boves e da allora ha esposto le sue opere in personali e collettive, partecipando ad estemporanee e ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il primo premio al Concorso di pittura estemporanea Città di Ceriale (Sv). Per dieci volte è presente all’estemporanea Giovanni Sacheri di Pianfei (Cn)
e fa parte degli artisti del catalogo Arte italiana per il mondo. Il segreto della sua arte sta nella libertà interiore con la quale crea i suoi dipinti: libertà dalle costrizioni del professionismo e dalle mode. La pittura è per lui un’esigenza primaria, il suo modo di esprimere sentimenti ed emozioni. Le sue opere esprimono i suoi stati d’animo, ogni volta diversi. È così che nascono opere dallo stile impressionista, ora a pennello, ora a spatola, in certi momenti luminose e serene, in alti velate e malinconiche. Può succedere, così, che egli si esprima anche attraverso essenziali macchie di colore o forme geometriche. Una pittura sempre diversa, della quale l’unico punto fermo è la necessità di scaturire da un’emozione provata. “Rossi, ocre, gialli… – scrive Claudio Vigna – a volte aggrediti da violetti, blu, anche sfacciati. Descrivono, raccontano, riproducono una natura della quale Gino non riesce a fare meno”.