Galleria

en plein air

Circolarità sommersa (impronte)

Rosanna La Spesa

Xilografia all’acquatinta

20 x 20 cm

2017

Rosanna La Spesa, nata a Savona, origini venete e siciliane, ha iniziato il suo impegno artistico nel 1974 ancora studente del Liceo Artistico “A. Martini” di Savona, e il suo esordio espositivo è avvenuto nel 1977. Ceramica e vetrofusione i suoi capisaldi. La sua poetica si ispira all’acqua, al linguaggio delle pietre, alle memorie fossili della terra, agli eventi dell’umano essere. Crea gioielli in vetro e oro, vetrate artistiche, opere a tema sacro, installazioni. Le sue opere sono presenti al Museo del Vetro Villa Rosa, Altare (Sv), nella Residenza protetta “M. Bagnasco” di Savona, nell’Ospedale Regionale sede Civica di Lugano, nel Museo Diocesano di Faenza (Ra). Nel 2021, ha ottenuto la docenza in Storia della ceramica al 2º Corso di formazione Regionale presso la Scuola Comunale di Ceramica di Albisola Superiore (Sv). Ha curato la pubblicazione Preciso in testa. Tributo ad Arturo Martini per l’associazione ceramisti di Albisola. È stata invitata ad Argillà2022 con l’installazione Quid quaeris? sul dialogo interreligioso, per la chiesa di Santa Maria dell’Angelo, nella Diocesi di Faenza, a cura di Giovanni Gardini. Nel 2008, ha ricevuto la menzione speciale per l’opera Passione al 6° Concorso Nazionale “N. Poggi” ad Albissola Marina (Sv). Nel 2011, ha vinto il concorso Internazionale del Festival della maiolica di Albisola Superiore (Sv) con l’opera Compleanno Olimpico sul 150° dell’Unità d’Italia. Nel 2020, ha conseguito la menzione di merito al 12° Concorso Nazionale “N. Poggi” di Albissola Marina (Sv) con l’opera Solitaria. Tra le sue pubblicazioni, si segnalano: L’Avventura Artistica di Albissola 1920-1990; Alte Vitrie: 1995-1996-1998-2000; Ville & Casali, 2017, EXPOARTE, vanilla edizioni; Artisti Italiani, Catalogo Sartori 2021 e 2022, Web; Il Geco e la Farfalla, Controrilievi; La luna e Samia, RaiLiguriaTre, a cura di E. Pericu, con le riprese di GalloVideo, Eredibibliotecadonne (sito della Galleria Sartori di Mantova).

Ha scritto di lei Riccardo Zelatore nel 2006: “Molteplicità di codici linguistici ricchezza delle variazioni formali, sagacia degli allestimenti caratterizzano la sua espressione artistica, i materiali sono per lei un’estensione del proprio essere, le sue opere atte ad insidiare le certezze dello spettatore, a divenire veicolo per altre cose, per essere liberi come l’artista si sente e vuole essere”. E per la sua personale intitolata Preciso in testa del 2022, Alida Gianti ha scritto che Rosanna La Spesa “è entrata in punta di piedi” nell’arte della ceramica, “per dar seguito concreto alle proprie idee, riuscendo persino a conferirle, in virtù di certe sue modalità progettuali e di foggiatura, una leggerezza che può richiamare, talvolta, quella del vetro”.