Galleria

en plein air

Contaminazione

Silvio Rosso

Tecnica mista su carta muro

20 x 20 cm

2014

Silvio Rosso è nato a Cuneo nel 1940. Vive e lavora a Demonte (Cn). Rosso ha iniziato la sua attività di pittore con esperienze figurative già incentrate sul colore e sul segno, anticipando futuri sviluppi di una poetica orientata sia sul verbo informale che sull’indagine materica. Alla fine degli anni Cinquanta, è tra i fondatori del gruppo artistico “La Tavolozza”, attivo per oltre dieci anni. Dal 1963 al 1966 è allievo a Torino di Filippo Scroppo. Il 1964 ha segnato per Silvio Rosso una svolta importante, con l’abbandono di ogni figuratività tradizionale e l’incontro con le poetiche dell’informale. Nel 1971 il pittore ha aperto in Cuneo la galleria “Saletta Arte Contemporanea”, poi divenuta spazio interdisciplinare e laboratorio serigrafico con il nome di “Studioerre” nel 1974, al cui interno ha operato l’Associazione culturale Scala B, promuovendo pubblicazioni, mostre, dibattiti, concerti, letture di poesia, scambi con realtà esterne. Scenografia e collaborazioni in azioni teatrali hanno rappresentato il momento del sodalizio, quanto mai vivace, con Roberto Mussapi, Giuseppe Conte, Milo De Angelis e Riccardo Cavallo. Si è trattata di una fase che vedrà la partecipazione di personaggi quali Andrea Zanzotto, Giancarlo Pontiggia, Albino Galvano, Nicola De Maria, per non citare che alcuni nomi. Il 1982 è l’anno in cui Rosso, di fronte al definitivo allentarsi della tensione politico-culturale, viva nel precedente decennio, ha deciso la chiusura dello “Studioerre”. Ne è seguito un periodo in cui l’artista abbandona ogni attività espositiva. 

In Rosso, le materie pittoriche sono trattate nella loro dimensione ottico-tattile e in base alla concezione alchemica della loro dilatazione metamorfica nello spazio e nel tempo. Questa dimensione operativa, insieme gestuale e ideativa, ha informato lavori come Hamlet (1975, testi di Roberto Mussapi), per giungere, attraverso le Scacchiere del 1977/78, alla Palude del 1979, pittura monumentale accompagnata dalla realizzazione del film in super8 A volo d’uccello. A Scene da una decomposizione (audiovisivo) del 1976 e Dopo, il racconto (azione scenica del 1978), seguono Figure per una fiaba, illustrazione della fiaba La bella riflessa nell’acqua di Roberto Mussapi e La notte (1980-1981), l’ultima palude, che preludono ad un silenzio interrotto solo nel 1993 con la partecipazione, in Cuneo, alla collettiva Ai confini dell’impero e, nel 1997, con la ripresa dell’attività artistica sotto il segno di tempi e direzioni mutati. Nel 2006, insieme a Walter Accigliaro, Corrado Ambrogio, Cesare, Botto e Mario Mondino, ha costituito il gruppo “Pentameter”. Molteplici le sue partecipazioni a mostre personali e collettive in Italia e all’estero, a partire dal 1958. Da menzionare, tra le più recenti personali, quelle del 2010 nel Municipio di Cuneo e all’Art Gallery La Luna di Borgo San Dalmazzo (Cn), del 2015 nella chiesa di San Giuseppe ad Alba (Cn), del 2016 nel Mausoleo de “La Bela Rosin” a Torino, oltre che nel Palazzo Borelli di Demonte (Cn), e del 2019 all’Art Gallery La Luna di Borgo San Dalmazzo (Cn).