Marisa Cortese è nata nel 1954 a Vercelli. Vive e opera a Verbania. Si è diplomata presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 1978. È stata per 48 anni docente di materie artistiche in scuole Statali di diverso ordine e livello (Liceo Artistico, Scientifico, Linguistico, Scienze Umane, Istituto Europeo di Design, Polivalente di Specializzazione per docenti). Abilitata in tre sessioni all’insegnamento di materie artistiche, ha tenuto decine di corsi d’aggiornamento e Work Shop di tecniche grafiche pittoriche e plastiche. Organizza e cura Simposi Internazionali d’Arte Contemporanea in diverse città italiane e straniere, cura eventi di arte contemporanea. Ha partecipato a 86 Simposi Internazionali d’Arte Contemporanea, di cui 20 da lei curati, di questi 12 a Verbania. È presidentessa dell’Associazione S.I.V.I.E.R.A. (Simpòsyum Internazionale Verbania – Installazioni E/20, Rassegne Artistiche). Dal 2017 organizza e cura le edizioni de Le Stanze delle Meraviglie – Wunderkammer presso Villa Giulia a Verbania. Ha organizzato e curato le 5 edizioni di Percorsi trasversali in collaborazione con il Museo Archeologico e il Comune di Mergozzo.
Ha curato la mostra di Fiber Art Per Filo Per Segno e quella di Trash Art RiciclArte presso il Museo “La fabbrica della Ruota” di Valle Fredda, Biella. Commenti e riproduzioni delle sue opere sono state pubblicate sul testo di Ave Appiano Estetica del rottame, sulle riviste “Brava Casa”, “Notizia Oggi”, “Il Verbano”, “The Budapest Sun”, “Tiroletages”, “Cantabria”, “Verdener Nachrichten”, “Iride”, “Békés Megyei Hìrlap”, “Segni D’Arte”, “Beijin”, ecc. È Consigliera del CAM – Catalogo dell’Arte Moderna di Editoriale Giorgio Mondadori. Marisa Cortese lavora sulla contaminazione di materiali cartacei, fragili, quotidiani, eterni, fruibili. Le sue composizioni evocano risonanze musicali, accordi, armonie in un gioco raffinato di colori tenui, alternati a inserti di altri elementi, ritagli, parole, lettere, frammenti di versi poetici, simbologie che affiorano su campiture di colore più compatte scaturite anche da una certa gioia della geometria. L’occhio si posa su passaggi/paesaggi, sfumature che sono quasi accordi musicali e rivelano la sua grande sensibilità e sapienza coloristica (https://www.distrettolaghi.it/en/node/229256).