Alessandro Fieschi è nato nel 1968 a Milano. Si è diplomato in Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1989. Ha iniziato l’attività espositiva con mostre collettive, come Hybris alla Galleria Aperta di Modena nel 1992 o presso il Chiostro Minore di Sant’Agostino a Bergamo nel 1996. È stato invitato a Nuovi temperamenti dell’arte, un ciclo di mostre che si è svolto dal 1996 al 2003, curate da P. Minoli e C. Cerritelli, in numerose gallerie italiane come Morone 6 a Milano, Multigraphic a Venezia, Gagliardi a San Gimignano (Si) e all’estero, presso Galleria Aras a Ravensburg in Germania e Fondazione J. Ciuha a Bled in Slovenia. Del 1996 è la prima personale dal titolo Del criptico e del trasvolante, presso Austellungsraum Harry Zellweger a Basilea in Svizzera. Nel 2000, ha presentato una personale dal titolo Zen Garden presso il Consolato americano di Milano, con uno scritto di A. Fiz, dedicato alle suggestioni di un recente viaggio in Giappone. Nei primi anni del Duemila, la ricerca di Fieschi si è ispirata sempre più ad una pittura segnica evocativa sul punto di confine tra suggestioni figurali organiche e linguaggio astratto lirico. In questi anni, ha esposto in mostre collettive, come Sul filo del colore, nel 2003, presso la Galleria Civica di Seregno (Mb), curata da C. Cerritelli e in La pittura a ricordarsi, a Casaperlarte a Cantù (Co), nel 2006, curata da C. Cerritelli, A. Veca e C. Pirovano. In questo periodo, nelle sue opere ha introdotto il collage, le impronte texture e la garza nelle tele e nei disegni. Nel 2005, ha esposto in Svizzera a Bellinzona nella mostra Omaggi e Confronti, curata da C. Nembrini, presso Pangeart. Dal 2008, ha fondato con Rossella Rapetti, AR Officina, un laboratorio artistico indipendente, nel quale si svolgeranno dal 2008 al 2013 un ciclo di mostre e si realizzeranno una serie di incisioni raccolte in una collezione dal titolo In forma lirica.
Dal 2009, il critico Matteo Galbiati si unisce al gruppo, con testi critici e scritti e coniando il nome di “Nuovi Lirici”. Le mostre dei Nuovi lirici sono sempre curate da Galbiati: Al principio del vedere, al Palazzo del Podestà a Castell’Arquato (Pc), nel 2012; la Biennale di Alessandria Caos-Colore, nel 2018; Dialoghi siciliani, nel Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina (Ms). Altre mostre sono invece interamente dedicate al gruppo, come Canone lirico, al Fondaco di Bra (Cn), nel 2020; la mostra al MuVi di Viadana (Mn), nel giugno 2022, dal titolo Nuovi lirici, fino alle ultime due mostre presso la Galleria Antonio Battaglia a Milano e al Castello di Casale Monferrato. Nel 2017, l’artista ha esposto nella personale curata da C. Cerritelli al Museo Butti di Viggiù (Va) dal titolo Dentro le fonti del visibile, parte del ciclo “Slittamenti del cuore”, e nel 2024, è presente alla collettiva Nuovi Lirici. Sublimi sconfinamenti, Palazzo Samone, Cuneo. Dal 2010 ad oggi, si interessa di alchimia e di leggende quali fonti di ispirazione della propria visione arcaica dell’arte. Sue opere sono presenti nelle seguenti collezioni pubbliche: Pinacoteca Civica di Imbersago (Lc); Civica Raccolta Achille Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano; Raccolte Civiche Città di Bellinzona – Svizzera; Casaperlarte, Fondazione Paolo Minoli, Cantù (Co); Museo Civico delle Cappuccine, Bagnacavallo (Ra); Museo Enrico Butti, Viggiù (Va); MUVI Galleria Civica di Arte Contemporanea, Viadana (Mn). Tra febbraio e aprile 2025, parteciperà alla mostra collettiva dal titolo Inesplorato confine, presso la Fondazione Bandera, Busto Arsizio (Va), su iniziativa del Comune di Varese, FilosofArti.