Ombretta Gazzola è nata a Migliarino (Fe). Vive e lavora a Rossano in Calabria, dove si è trasferita nel 1980. Artista eclettica, sperimenta linguaggi e tecniche, utilizzando la fotografia come strumento costante di ricerca e indagine progettuale. La sua formazione artistica si è sviluppata a Ferrara, attraverso esperienze di didattica della fotografia in una scuola sperimentale del comune di Ferrara, in un ambiente di artisti ed esponenti del mondo della cultura emiliana. Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero; alcune sue opere sono in collezioni private e musei. Ha preso parte alla Biennale di Venezia e alla mostra di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Dirige la Biblioteca Minnicelli di Rossano, promuove e cura progetti collegati a contenitori di cultura, libri d’artista, mostre fotografiche e pittoriche, corsi di lettura. Scrive per riviste e altri contenitori culturali. Tra le sue mostre più recenti, si possono indicare: Corigliano Calabro (Cs), Castello, Installazione Biennale Venezia, 2009; San Demetrio Corone (Cs), Biennale Arte contemporanea, 2009; Rossano (Cs), installazione, 2009; Rossano, installazione, 2010; Praia a Mare (Cs), Museo, 2010; Castrovillari (Cs), Il Coscile, “Transiti silenziosi”, 2010; Corigliano, Libro d’artista; Reggio Calabria, Galleria Toma, 2010; Roma, Galleria La Pigna, 2010; Ferrara, Castello Estense, 2011; Rossano, San Bernardino, 150 anni Unità d’Italia, 2011; Termoli (Cb), Castello Svevo, 150 anni Unità d’Italia, 2011; Rocchetta al Volturno (Is), Museo del Risorgimento, 2011; Casalvietri (Fr), Sala Consiliare, 2011; San Severo (Fg), Museo dell’Alto Tavoliere, 2011; Cosenza, Biblioteca Nazionale, 2011; Praia a Mare, Museo Comunale, 2011; Acri (Cs), Sala delle Colonne, 2011; San Demetrio Corone (Cs), Biennale arte contemporanea, 2011; Berlino, Palazzo Italia, 2011; Boston, collettiva, 2011; Torino, Biennale di Venezia, 2011; Milano, Libro d’artista, Biblioteca Nazionale Braidense, 2012; Rossano, San Bernardino, Videoart, 2012; Reggio Emilia, Fotografia Europea, 2012; Amendolara (Cs), Castello, Libro d’Artista, 2013; Torino, Biblioteca Villa Amoretti, Libro d’artista, 2013; Reggio Emilia, Fotografia europea, 2014; Nel cuore delle case, libro d’artista, Verbamanent, Lecce; Biennale libro d’artista, Roma;
“Amazon”, Archive of artist works und projet, Ruggero Maggi, 2020; “Masck”, Projet E. Schatz, Milano; Museo Paurides, Alicante Spagna, 2020; Segni permanenti, Volti, 2020 ; Around the Sun, Museo Lentini, 2021-22; M.I.M.A, Cosenza, 2020; Visioni Altre, Venezia; Spagna, Mediterraneus ArsLiber, 2021; Salerno, Hibrd&Zine; “I CARE”, Libro d’artista, Puglia e Calabria, 2021; Mail Art Gac; Quiliano (Sv), Padiglione Ucraina, Biblioteca Civica, 2022. Ha ideato e curato la prima edizione di Vedere Parole, presso l’Ex Convento di San Bernardino a Rossano, 2013, come anche la seconda edizione di Vedere Parole. Il sacro dell’arte, dedicato al Codex Purpureus Rossanensis, Edizioni Gutemberg, in collaborazione con Teo de Palma, 2019. Ha pubblicato Il segno e la parola, Biblioteca Minnicelli, per Gli Ulivi “I Guardiani della Terra”, Edizioni Matteo Editore, Venezia 2009, Mibact; L’ombra sull’orlo della luce, prima edizione, 2002; seconda edizione Bam, 2013; Come da una soglia, Edizioni Bam, Montevarchi 2014. È autrice di Videoart, quali Ric-Amando per Fidapa, Rossano; Unicorni di mare e di terra, per la mostra dedicata a Jean Josipovici, L’artista e il suo nome, dedicato a Luigi Ghirri fotografo; La torre, torri costiere e avvistamento sullo Ionio; Interni dall’esterno, per paesi abbandonati nella Piana di Sibari; Bruciano le ore, per il Gargano, Museo San Severo, dedicato a Giusi Verbaro; Esperienze su linea di confine, Inner Wheel Club, Corigliano Rossano; Conosciterritorio, per Comunità Montana Sila Greca; Terrafuocoariaacqua; Asincronismo. È in stampa, presso Oxford University, uno studio sull’artista dal titolo La ricerca di sé nella fotografia femminista, tesi universitaria di Isabella Petrone. Fotografa, video maker, scultrice, sulla scia della migliore tradizione fotografica italiana di Cresci e Ghirri, Ombretta Gazzola realizza “testi” fotografici considerati di grande aiuto alla lettura stessa dell’ambiente e della natura. Nelle sue opere si coglie l’importanza ai dettagli, che sono parte del totale. Dettagli appunto che fanno riflettere sull’infinito: “…siamo in questo mondo come una scenografia, un mondo che gira e noi siamo solo un dettaglio…”.