Galleria

en plein air

Era un’icona 20×20… trasmutazione evolutiva

Giovanni Lerda  

Legno combusto e foglia d’oro

20 x 20 cm

2019

Giovanni Lerda è nato a Cuneo nel 1949. Vive e opera a San Damiano Macra (Cn). Ha frequentato il Liceo Artistico Statale di Cuneo, ritornandovi poi come docente di Discipline Plastiche. A Torino, negli anni di studio all’Accademia Albertina, ha incontrato l’incoraggiamento dei suoi insegnanti, che hanno notato in lui una capacità esecutiva indiscutibile. I suoi interessi, però, si sono rivolti altrove, verso questioni di ordine più sociologico e politico, con un’intensa partecipazione agli ideali del Sessantotto, che lo hanno portato alla completa opposizione nei confronti del sistema dell’arte. La sua prima e unica personale si è tenuta presso la Galleria Sogno di Cuneo nel 1969, grazie alle insistenze del gallerista. Da allora, l’artista si è totalmente discostato da qualsiasi logica espositiva, preferendo piuttosto di presentare “ad un pubblico arroccato nelle proprie certezze ed abitudini, un’alternativa drastica che, mentre cancella l’idea dell’esteticità, propone, attraverso l’arte, una ricreazione di esperienze democraticamente collettive” (Fulvia Giacosa, presentazione dell’artista nel catalogo della mostra Identità contemporanee. Arte in provincia di Cuneo 1950-1970, allestita nel Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo nel 1999). Il pensiero, innanzitutto, per Lerda, e soprattutto un bisogno esclusivo di spiritualità riconducono le sue meditate operazioni artistiche

a un discorso di consapevolezza concettuale e di ricerca approfondita dei valori esistenziali più puri, in perfetta sintonia con i significati nascosti dell’anima mundi e dell’armonia cosmica. Negli anni Settanta, l’artista ha ideato installazioni di organismi elementari minimalistici, affini alle Primary Structures esposte a New York nel 1966; ha seguito un seminario con Leonardo Mosso, in cui si è teorizzato l’uso creativo e interattivo delle tecnologie; ha partecipato alla mostra cuneese Noi giovani oggi. La Resistenza ieri, sentendosi in perfetta sintonia con i suoi ideali; ha fondato con Mario Mondino un gruppo a Torino (Galleria 23/C) e ha realizzato con lui un film intitolato Arte e società, presentato all’Accademia Albertina; e dal 1972 ha interrotto qualsiasi attività, impegnandosi nella militanza politico-culturale e producendo lavori di grafica per il Circolo Pinelli di Cuneo. Avvicinatosi all’Arte Povera e alla Land Art americana, ha eseguito interventi effimeri e non documentati su greti di Gesso e Stura. Dopo il periodo di crisi, negli anni Ottanta e Novanta ha ripreso un’attività più di partecipazione che di esposizione vera e propria, agendo con materiali naturali, sia umili che preziosi, dando vita a installazioni o costruzioni di oggetti-archetipi dotati di intrinseca energia spirituale, allusiva alle trasmutazioni alchemiche delle materie.