Lorenzo Griotti è nato nel 1938 a Saluzzo, dove vive e opera. Ha raggiunto una fama internazionale a partire dai primi anni Sessanta con le sculture in perspex policromo intitolate Corpi Plastici, “splendente geometria elementare, cilindri sfere coni, che li fa immagini poeticamente immediate nel mondo moderno”, come li ha definiti Giò Ponti su “Domus”. Realizzati con criteri imprescindibili di chiarezza e semplicità i Corpi Plastici introducevano una dinamica giocosa in contrasto con la concezione dell’opera d’arte unica, proponendo il concetto di multiplo. Lorenzo Griotti ha tenuto numerose esposizioni in Europa e negli Stati Uniti accompagnato dall’attenzione di prestigiosi critici d’arte (Sottsass jr, Dorfles, Munari, Ballo, Carj, Orengo). Le successive sculture, sempre legate all’utilizzo del perspex e al cromatismo esasperato della materia, sono rimaste la cifra distintiva del suo lavoro. Le recenti sculture hanno scelto la via della provocazione
giocosa, rappresentando ciò che appare nella società contemporanea come ordinaria presenza: villaggi-totem come ombre che si fanno luce imprevista, alianti, pesci e palle su ruote, stelle, corvi in volo. I suoi dipinti, realizzati con colori a olio e pigmenti esclusivamente su laminato HTL-Abet Print, si riconoscono in oggetti comuni al mondo del lavoro contadino e alle tradizioni popolari (ruote, segnavento, pietre di piloni votivi e attrezzi contadini). Tra le sue più recenti mostre, sono da menzionare le collettive Segni 2008 a Loft – Eco Casa Perla di Torino, Segni 20×20 alla Chiesa di Battuti Bianchi di Carrù (Cn) nel 2009, Torino sperimentale alla Sala Bolaffi di Torino nel 2010, Nel giardino di Roberto alla Fondazione Peano di Cuneo nel 2002, GrandArte 2013 presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, Apologhi delle dodici camere di sparo al Forte Albertino di Vinadio (Cn) nel 2014 e Mutevoli identità alla Castiglia di Saluzzo (Cn) nel 2017.