Paola Scialpi è nata e vive a Lecce. Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Lecce, ha al suo attivo più di quaranta anni di attività artistica. A Lecce, all’interno del suo atelier, riserva ad artisti, poeti e scrittori uno spazio in cui si promuovono incontri culturali ed artistici con esperti del settore. Ha collaborato, mettendo a disposizione le sue competenze, con il “Centro di disturbi alimentari” della ASL di Lecce. Per due anni consecutivi, ha tenuto corsi di pittura per detenuti e detenute nel carcere Borgo San Nicola di Lecce. Ha collaborato con il prof. Luigi Perrone dell’Università del Salento, scrivendo un saggio per favorire l’intercultura dal titolo La linea e il colore simboli universali del linguaggio visuale. Sempre per l’intercultura, dopo il grande sbarco d’immigrati dall’Albania, nel 2000, ha realizzato una mostra dal titolo Cerniere, che simboleggiava l’unione e l’accoglienza di altre culture. Da sempre la sua pittura parla della donna (prostituzione, violenza, emarginazione, conseguenze derivanti da guerre e povertà). La mostra Countdown nel 2002, realizzata anche con il patrocinio del Senato, settore Diritti Umani, denunciava con dipinti, fotografie e testimonianze scritte gli orrori della guerra in Iraq. Alcune sue opere erano presenti a Nassiriya mentre si consumava la strage dei nostri carabinieri il 12 novembre 2003.
Ha collaborato con Amnesty International ed Emergency di Gino Strada, donando opere per fini umanitari. Le sue opere sono state esposte in varie città italiane e all’estero (Ankara, New York, Broadway Gallery e negli Emirati Arabi). Tra il 2016 e il 2017, ha realizzato dei libri d’artista con racconti ed immagini dedicati ai flussi migratori del Mediterraneo, ai senza tetto, alla vecchiaia in solitudine e alle donne. Dal 2017, collabora con il Presidio del libro, Archivio libro d’artista VerbaManent, di Sannicola (Lecce), realizzando alcune opere. Nella personale di Paola Scialpi dal titolo 0.15, ospitata nel giugno 2022 presso la Biblioteca Bernardini di Lecce, “Paola Scialpi si rivolge (eliminando il rosso dai suoi lavori, elemento che ha contraddistinto la produzione dell’artista negli ultimi anni) alla sensibilità pura nell’Arte. Eliminate forma e sostanza della Natura che ormai non offre alcun interesse, esiste ed emerge prepotente la forza dell’essenziale. Il quid, la cosalità degli oggetti in sé non hanno significanti e significati. L’arte è solo pura senza il peso della rappresentazione e del rappresentare” (http://www.arte.it/calendario-arte/lecce/mostra-paola-scialpi-0-15-86267).