Galleria

en plein air

Figura

Fiorenzo Sasia

Olio su tela

20 x 20 cm

2019

Fiorenzo Sasia è nato a Cuneo nel 1943, nel cui centro storico risiede da molto tempo. Si è laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino nel 1973, allievo di Enrico Paulucci e di Francesco Franco. Ha iniziato a dipingere osservando altri pittori locali come Olezzo Chicca, Marco Perotti, Franco Marro e Giovanni Gagino, dedicandosi inizialmente a realizzare figure che testimoniano il suo interesse per le problematiche umane e sociali, legate alla difficoltà nel comunicare. Utilizza la tecnica della spatola per stendere i colori ad olio sulla tela, poi cambia i soggetti dei suoi quadri: al paesaggio preferisce la figura e cambia anche la corposità della tela che da canapa diventa iuta ed è preparata con una granulosità molto simile all’intonaco del muro. Dopo un viaggio in Centro-America, il suo lavoro si apre verso altre culture, realizzando una serie di opere etniche la più imponente delle quali è il polittico del mercato guatemalteco di Chichicastenango, (1995) composto da dieci quadri di metri 2,50×5,80 esposto alla Castiglia di Saluzzo al Padiglione Italia della 54ª Biennale di Venezia. Successivamente, altri viaggi in India, nel Sud-Est asiatico, nel Maghreb e in Cina, confermano il suo interesse verso il mondo quotidiano dei paesi lontani, da lui visto come un contributo alla pace e alla cooperazione tra i popoli. Dai viaggi, nasce la curiosità per le altre culture che lo avvicinano a realtà molto distanti 

dalla sua e gli permettono di condividere nuove esperienze di vita con i residenti, dalle quali nasceranno opere con nuove tematiche, soggetti, colori e luci. Nel frattempo, si arricchisce il suo curriculum di mostre personali e collettive, in Italia e in Francia. È stato insegnante per oltre vent’anni ma ora si dedica interamente alla pittura. “La ricerca pittorica di Fiorenzo Sasia”, ha scritto Paolo Levi, “approda a risultati di sorprendente lirismo. I suoi quadri si soffermano sulla suggestiva quanto famigliare poetica del quotidiano, immergendola in atmosfere che ci portano lontano dal caos che scandisce il tempo contemporaneo”. L’artista possiede “una solida preparazione tecnica e accademica”, ma “non si adagia tanto nella contemplazione oggettiva del mondo, quanto piuttosto sa trascenderne l’esteriorità, ritrovando la meraviglia che si nasconde nelle piccole cose di tutti i giorni, e traducendola con la propria arte in un delicato canto alla vita”. Lo sguardo dell’osservatore non può che restare attratto da quelle sue istantanee pittoriche “di palpitante vitalità, che si impongono allo sguardo di chi li osserva con la straordinaria capacità evocativa di una musica dolce e suadente. La “poetica” di Sasia è “comunque fatta di esperienze condivisibili, alle quali chi guarda si accosta riconoscendo i tratti essenziali del suo stesso vivere”.