Galleria

en plein air

Frammento caldo

Pina Morlino

Acrilico su carta incollata alla tela

20 x 20 cm

2021

 

Pina Morlino è nata a Gravina in Puglia (Ba) e vive e lavora a Bordighera (Im). Nel 1973, si è iscritta all’Accademia di Pittura “Riviera dei Fiori” sotto la guida del Maestro fondatore Giuseppe Balbo. A partire da marzo del 1993, per la durata di dieci anni, è stata presidente della suddetta scuola. Dopo un intervallo di cinque anni, è stata rieletta ed è rimasta in carica fino ad aprile del 2019. Dal 2002, su segnalazione del Professore di Storia dell’Arte Germano Beringheli di Genova, è stata inserita nel Dizionario degli Artisti Liguri. Su suggerimento della Dottoressa Lorenza Trucchi, Storica dell’Arte è stata inserita nell’Archivio della Quadriennale di Roma. È presente in collezioni private in Italia e all’estero e nel Museo Civico di Sanremo (Im). I suoi lavori si possono vedere anche nella Galleria “La mongolfiera” di Gioia Quicquaro a Sanremo. Ha organizzato mostre personali nel 1979 all’Accademia Riviera dei Fiori, Bordighera (Im); nel 1980 alla Galleria “San Domenico” di Varazze (Sv); nel 1984 all’Accademia Riviera dei Fiori “G. Balbo” di Bordighera (Im); nel 1988 all’Accademia Riviera dei Fiori “G. Balbo” di Bordighera (Im); nel 1998 alla Biblioteca Civica Internazionale di Bordighera (Im); nel 2006 con Linfe – Opere di Pina Morlino all’Accademia Riviera dei Fiori “G. Balbo” di Bordighera (Im) e con Percezioni nel Tempo (d’Ottobre Francesco… – ricordo di F. Biamonti a cinque anni dalla scomparsa) presso il Centro Polivalente “Le Rose” di San Biagio della Cima (Im); e nel 2018 con Frammenti alla Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia (Ba). Dal 1974 ad oggi ha preso parte a tutte le collettive 

organizzate dall’Accademia Balbo, oltre a quelle in cui è stata invitata a partire dal 1983 in città come Helsinki (Finlandia), Bordighera (Im), Genova, Ventimiglia (Im), Nice, Cagnes-sur-mer e Cannes (Francia), Norimberga (Germania), Imperia, Isla de Margarita (Venezuela), Inzino di Gardone Val Trompia (Bs), Messina, Sanremo (Im). Gioia Quicquaro, nel suo testo critico di presentazione della personale intitolata Frammenti e allestita nel 2018 presso il Museo Civico Archeologico di Gravina in Puglia, ha ben chiarito che a “cominciare dai tardi anni ’80 e dai primi anni ’90, dopo un inizio figurativo”, l’artista si è dedicata “alla realizzazione di opere materiche isolando, all’interno dello spazio del quadro, masse di colore che successivamente si espandono oltre i confini dello stesso ed inevitabile diventa perciò il riferimento alla corrente dell’Informale e alle opere di Jean Fautrier. I terrazzamenti, i muretti a secco tipici della zona ligure suggeriscono e trasmettono all’artista emozioni, sensazioni, stati d’animo; una volta fotografati lei li studia e li rielabora attentamente dando vita ad opere intense, dotate di grande forza ed espressività. Il paesaggio per la Morlino è solo un pretesto, una base da cui partire per elaborare una pittura personale che non segue le mode, le tendenze, ma al contrario è ricca di memorie, di stati d’animo e passione. La drammaticità e la potenza che scaturiscono dalle sue opere sono conseguenza di riflessioni, severa autocritica, rigurgito di situazioni, avvenimenti che la portano ad esternare, ad adoperare differenti materiali sulla tela, anche non convenzionali”.