Marina Falco, nata a Cuneo, vive e lavora a Borgo San Dalmazzo (Cn). Si è diplomata presso il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e svolge attività di insegnamento, dedicandosi con passione all’acquerello che ha allontanato sempre di più dalla tradizione e ha associato a materiali sempre più variegati. Dopo anni di produzione naturalistica, si è dedicata alla realizzazione di opere in cui è presente un’interpretazione neosimbolista del mondo naturale. Il soggetto predominante di questi lavori è la riproduzione di pietre di fiume, insieme ad altri inserti materiali e attraverso l’utilizzo del trompe l’oeil. Le pietre si caricano di sentimenti, memorie ed emozioni. Da ultimo, ha affinato un linguaggio pittorico tendenzialmente astratto, influenzato dai ritmi e dalle vibrazioni vitalistiche del linguaggio dei suoni. Ha partecipato a mostre personali e collettive a partire dal 1996.
Le principali si sono svolte in provincia di Cuneo e a Torino, Savona, Finale Ligure (Sv), Lecce, Piacenza, Roma e Milano, oltre che all’estero, a Nice (Fr) e a Monte-Carlo (Principato di Monaco). Nel 1998 si è aggiudicata a Saluzzo il Premio speciale della giuria al Premio Matteo Olivero. Nel 2004 ha esposto nell’installazione underground all’ex macello comunale di Cuneo dal titolo Ghiacciaia insieme agli artisti dell’Associazione Magau, alle cui esposizioni annuali partecipa regolarmente, e nel 2008 ha collaborato al testo Qualcuno ci saprà ascoltare dell’Associazione MenteInPace. Nel 2018, in particolare, è stata invitata alla terza edizione di “OGGETTO LIBRO / BOOK OBJECT Festival internazionale del libro d’artista e di design”, allestita alla Biblioteca Nazionale Braidese di Milano.