Giacomo Sampieri, nato nel 1954 a Vittoria (Rg), vive e lavora a Settimo Torinese (To) e a Rueglio (To) in Valchiusella. Diplomato al Primo Liceo Artistico di Torino, ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. A partire dal 1992, ha iniziato la sua attività espositiva partecipando a numerose mostre in Italia e all’estero, esordendo con le prime personali. Dal 1998, ha partecipato alle numerose rassegne del Piemonte Artistico Culturale di cui, dal 2022, è vicepresidente. Finalista di importanti concorsi artistici, nel 2008 si è aggiudicato il Premio di Pittura Arte Mondadori nella sezione Accademia con il ritratto Mrs. Giant. Nel 2024, una sua opera (Ritratto del pittore Bruno Molinaro) è stata selezionata per la fase finale del prestigioso British Portrait Award – Herbert Smith Freehills. La sua ricerca pittorica è volta ad indagare la figura umana e in particolare il ritratto. Colpisce il taglio fotografico utilizzato nelle sue composizioni caratterizzate da raffigurazioni di gruppi di persone inserite in scene di vita quotidiana e di modelle in posa, oltre che di ritratti singoli, dominati da un punto di vista ravvicinato, che privilegia lo scorcio di sottinsù. I corpi femminili sono liberi, giovani e suadenti, mentre i volti individualizzati di donne e uomini (incontrati o conosciuti) hanno sguardi diretti sull’osservatore e lasciano trapelare espressioni fisiognomiche di intensa e spontanea vitalità, talvolta rivelando in esse anche una certa vena autoironica.
Secondo Angelo Mistrangelo, Giacomo Sampieri è autore di “una pittura figurativa, istantanea”, che “implica un tempo che si concentra sulla dimensione del momento attuale, privo di passato e di futuro. Un presente, che per restare tale deve essere in continuo movimento, sfuggire, non farsi catturare. I suoi ritratti riscattano la quotidianità più scontata esprimendo il senso di una forte espressione umana: raccontano e contemporaneamente sono documento di una stagione in cui l’arte non è solo installazioni, fotografie elaborate, materiali di recupero, ma anche e ancora segno, colore, comunicazione di una verità forse mai rivelata” (dalla presentazione in catalogo della mostra personale Balon). Per Edoardo Di Mauro, l’opera di Sampieri è “trova il suo inquadramento e la sua ragion d’essere nella stagione attuale, all’interno di cui è in grado di offrire un contributo di assoluta originalità, non contraddetto dall’uso di strumenti solo all’apparenza tradizionali come la tela ed il colore ad olio” (dalla presentazione in catalogo della mostra personale Amici ritratti).