Maura Mattiolo, classe 1951, è nata e cresciuta a San Martino di Lupari (Pd). Vive e lavora in Polesine. Ha studiato in Italia con i maestri Silvio Iaconis, Silvio Zago e Roberto Cheula, e a Berlino con il maestro Andreas Kramer. Ha al suo attivo diverse personali e collettive in Italia e all’estero (Milano, Firenze, Venezia, Padova, Innsbruck, Berlino, Montecarlo e Parigi, dove nel luglio 2022 ha presentato una personale al Pavillon Davioud del Jardin du Luxembourg, sotto il patronato del Senato francese) e ha ricevuto segnalazioni e premi. Ha opere in collezioni pubbliche e private, come il Piccolo Museo di Fighille (Pg) di arte contemporanea. Ha ricevuto segnalazioni della giuria in concorsi nazionali e vinto il primo premio, giuria e pubblico, al concorso “Città delle rose” di Rovigo nel 2018 e ad “ARS ET VIRTUS” di Milano nel 2020. Il suo quadro Viaggi Astrali fa parte del Tributo Modigliani 2020, presso la Fondazione Amedeo Modigliani di Roma, e un altro intitolato Amor ch’a nullo amato amar perdona è nella pubblicazione della Divina Commedia illustrata da artisti contemporanei e curata dal prof G. G. Grasso e Una relazione è copertina di un romanzo di Marisa Marconcini. “Sono una pittrice informale”, ha dichiarato Maura Mattiolo, esplicitando le caratteristiche peculiari della propria pittura, “lavoro sull’effetto cromatico e nella scomposizione e sovrapposizione dei piani. Amo che sia il colore a suggerire la forma che è presente nei miei lavori in modo leggero ed intuibile collocandomi a metà strada fra l’informale e l’astratto, con echi di naturalismo astratto e cubismo.
Le mie opere hanno spesso riferimenti personali, al mio vissuto, al paese natale e al Polesine, terra piatta fra cielo e mare, che mi accoglie ed al quale rubo i colori…” (https://www.melobox.it/maura-mattiolo-espone-a-parigi-importante-personale-allorangerie-du-jardin-du-luxembourg/). Secondo Roberta Gubitosi, curatrice della personale tenutasi a 47Anno Domini di Treviso tra dicembre 2021 e gennaio 2022, Mattiolo “rievoca esperienze, sensazioni visive, forti emozioni attraverso l’agire pittorico e riesce a cogliere nel fluire della memoria l’essenza del ricordo, l’estrema immagine emozionale. Strutture portanti di tale sintesi sono il colore, che genera la forma, e il segno, che diviene traccia concettuale” (https://www.trevisotoday.it/eventi/treviso-maura-mattiolo-colore-racconta-2021.html). E per la personale curata da Christian Palazzo e ospitata dal 1 all’11 ottobre 2022 nello Spazio SV di Venezia, l’artista ha offerto un’”immersione nella pittura con opere tra l’astratto e il figurativo, che intendono rappresentare la realtà in una dimensione onirica. […] Come scrive nel suo testo critico Gabriella Niero, la Mattiolo attraverso la pittura veicola questo viaggio immergendo sé e lo spettatore in dimensioni altre, abbandonando l’occhio ad un flusso ‘colmo di simboli e sottili allusioni’. […] L’arte di Maura Mattiolo esplora nei suoi quadri nuovi labirinti dove perdersi e ricercare la via d’uscita, dipinge antichi ricordi e nostalgie, desideri e comuni sentimenti, immagini dell’inconscio” (https://www.arte.go.it/event/maura-mattiolo-rem-la-percezione-dellimmaginario/).