Galleria

en plein air

Landscape

Silvia Giardina

Biro nera su cartoncino

20 x 20 cm

2021

Silvia Giardina si diploma in Pittura all’Accademia Albertina di Torino e attualmente insegna Storia dell’arte e Linguaggio grafico visivo. Ha attivato collaborazioni con l’Accademia Albertina di Belle Arti come docente e con la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Torino come consulente grafico. Ultimamente ha pubblicato vari disegni su alcuni testi di A. Balzola ed è stata selezionata in Cina per una pubblicazione sulla Ball Point Art. Nel corso della sua attività artistica, ha esposto in numerose mostre personali e collettive e ha scritto dei suoi lavori F. Poli. Da diversi anni, opera una ricerca artistica personale utilizzando differenti linguaggi visivi che spaziano dalla pittura al video, privilegiando in particolare le potenzialità del bianco e nero, soprattutto nel disegno. Negli ultimi tempi, ha operato con biro nera su carta, realizzando opere bidimensionali di vario formato, oppure video ottenuti fotografando le fasi successive del disegno dal bianco della carta al nero dell’intreccio dei segni. La ricerca visiva in corso si contamina con il disegno del fumetto, dell’illustrazione, della decorazione, dell’architettura e della topografia, ma non mancano riferimenti all’arte del passato, in particolare alle opere di Piranesi. Rovine, mappe, città industriali, paesaggi urbani futuribili sono luoghi visionari perlopiù solitari, ma dove si possono anche incontrare esseri umani in precario equilibrio.

A p. 53 del magazine “R-ESISTENZE”, n. 0, dedicato a “Menzogna/libertà”, è pubblicato il disegno di Silvia Giardina intitolato Landscape (2020, biro bic nera su carta, 100×70), affine al soggetto del 20×20 dell’artista pervenuto alla Pinacoteca di Rittana. Segue il seguente commento: “Un paesaggio inquietante fatto di cavi elettrici, strane macchine all’orizzonte, nubi scure che diventano ombre. Tutto è sospeso, in silenzio, si apre ad una estetica della tecnica senza vita. Si manifesta un dubbio: ma gli esseri umani, credendo di liberarsi, si sono raccontati e si raccontano enormi menzogne?” (https://www.resistenzemag.com/).