Ezio Civallero è nato nel 1960 a Borgo San Dalmazzo (Cn), dove viva e lavora come Architetto. Da sempre lo hanno interessato i segni e i colori, visti come strumento di scrittura “altra”, come una forma di pittografia soggettiva. Utilizza, prevalentemente, le tecniche ad acquerello e ad olio – anche quest’ultima su carta. È interessato alle opere appartenenti ad ogni tipo di “ismo”: dall’Iperrealismo all’Astrattismo, perché, non di rado, attinge da ogni tipo di espressione nuovi spunti da aggiungere all’alfabeto. Tra le innumeri definizioni di Arte, quella che più lo ha colpito, com’egli stesso ha rilevato, e, soprattutto, lo ha fatto riflettere è la seguente: “L’Arte non coincide con la purezza formale” (Nietzsche). Così ha scritto il giornalista e critico d’arte Roberto Girardi sulle opere
di Ezio Civallero: “’Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare’, ecco allora che Ezio lavorando sui ricordi che affollano la sua mente in ordine sparso, ci racconta un percorso fatto di reminiscenze, ricordi che si affacciano a caso nella memoria e che gli danno lo spunto per materializzarle su un supporto allo scopo di mantenerle nitide, di conservarle affinché possano diventare anche ricordi ed emozioni per chi osserva i suoi lavori. Questo è quello che fa Ezio, è un dispensatore di sogni che ci apre la porta dei ricordi proiettandoci in una dimensione dove lo spazio e il tempo non hanno più alcun senso e dove possiamo immergerci senza timori, perché composta solo di luci, emozioni e colori”.