Galleria

en plein air

Obitus

Michele Bruna

Tela di sacco, pigmenti, terra

20 x 20 cm

2020

Michele Bruna è nato nel 1990 a Cuneo. Nel 2009 si è diplomato presso il Liceo Artistico “Ego Bianchi” di Cuneo. Nel 2013 ha conseguito il diploma di I livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2015 ha ottenuto il diploma di II livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha partecipato a manifestazioni collettive e personali a partire dal 2012: “Salon Primo” dell’Accademia di Brera, ex chiesa di San Carpoforo, Milano;  2013: “Res Nova”, foyer del Teatro Verdi, Castel San Giovanni (Pc), “BRERART, il laboratorio dell’arte futura”, curata dal prof. Claudio Cerritelli,  ex chiesa di San Carpoforo, Milano, “END IN NATION”, Officine Creative Ansaldo, Milano, “MENO TRENTA”, Officine Creative Ansaldo, Milano, Concorso di pittura “Paolina Brugnatelli”, ex chiesa di San Carpoforo, Milano, “Carte agresti”, azienda vitivinicola di Torre Fornello, Fornello (Pc); 2014: “ARTISSIMA”, Internazionale d’Arte Contemporanea, Oval – Lingotto Fiere, Torino, “BRERA/RIVOLI 59”, rue de Rivoli 59, Parigi, “ZOOART”, giardini Fresia, Cuneo, “Transizioni arte poesia. Contaminazioni reciproche”, casa delle culture del mondo, Milano, “Transizioni arte poesia”, Biblioteca Valvassori Peroni, Milano; 2015: “TRANSALP”, ecomuseo di Pontebernardo (CN), Ecomuseo Terre del Castelmagno di San Pietro di Monterosso Grana (CN), Palazzo Bertello di Borgo S.Dalmazzo (CN), Filatoio di Caraglio (CN); 2016: “ACCATELIER”, piazza Bottesini, Torino, “Arte in Piazza”, piazza 

Boves, Cuneo, “Giovani Granda Incisori”, Officina delle Arti, Cuneo; 2017: “Geografie Emozionali, mostra personale da Beertola, Cuneo, “Fogli d’Arte, Officina delle Arti, Cuneo; 2018: “DORA – Donatello Residenza d’Arte, Casa del quartiere Donatello, Cuneo, “Aritmia music festival”, collettiva di nerofumo stampa d’arte, Saluzzo, “Fogli d’Arte II”, Officina delle Arti, Cuneo; 2019: “SPECTACULUM PROSEQUITUR”, Mostra Antologica di Claudio Berlia, Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo. La sua ricerca attuale è improntata sulla rivelazione delle potenzialità artistiche connesse ai materiali e ai contesti naturali. La realtà si imprime nell’opera di Bruna, che si presenta in forma di frammento materico portatore di esistenza e di tracce del passaggio temporale, come nel caso di qualsiasi altra forma di vita. Si crea uno stretto legame tra i materiali che l’artista rigenera e l’intervento processuale della natura stessa, formalizzando vere e proprie azioni rituali attraverso l’impiego della fibra della carta, del colore, dell’acqua e della terra. Secondo Claudio Cravero, nel lavoro di Bruna si evidenzia “l’alchimia neghentropica nel divenire delle cose. Si tratta di quel gioco di forze che, contrariamente all’entropia nel suo moto a disperdere, tende invece ad accorpare, unire e amalgamare. La costante interrogazione dell’arte e dei suoi mezzi porta dunque Michele Bruna a considerare l’arte come mezzo e al tempo stesso fine”.