Galleria

en plein air

Pace

Enzo Sciavolino

Legno dipinto e metallo

20 x 20 cm

2022

Enzo Sciavolino è nato nel 1937 a Valledolmo (Pa). Vive e lavora a Rivoli (To). È emigrato a Torino a 16 anni. Ha frequentato il Liceo Artistico, conoscendovi Sandro Cherchi, che lo ha appassionato alla scultura. Nel 1957-1958-1959, ha presentato in collettive le sue prime ricerche. La sua prima personale si è tenuta nel 1959 alla Galleria Caver di Torino, incontrando successo di critica. Tuttavia, ha deciso di fare nuove esperienze e si è così recato a Parigi, soggiornandovi a lungo, per tornare poi in Italia e frequentare a Torino ambienti culturalmente impegnati e insegnare prima alla Scuola Media Statale e poi al Liceo Artistico di Torino. Nel 1965, ha esposto, in una mostra personale alla Galleria Il Punto, il ciclo di sculture e di incisioni Uno spazio per vivere, sulla violenta condizione umana, suscitando clamore e forte attenzione da parte della critica d’arte. Nel 1965, ha realizzato il Monumento alla Resistenza per il Parco del Circolo “Da Giau” a Torino. Nel 1969, il Teatro Stabile di Torino gli ha commissionato le scenografie per Cavalleria rusticana di Giovanni Verga e per Eh? di Henry Livings, messe in scena dalla compagnia di Rino Sudano. Dal 1971 al 1975, ha organizzato mostre personali a Torino, Roma, Arezzo e Orleans, con il ciclo di sculture e incisioni But cruel are the times. Dal 1973 al 1976, ha realizzato la scultura in bronzo La Questione, sulla irrisolta “Questione meridionale”. Dialogando, quindi, con il filosofo Louis Althusser e ancor più con lo scrittore e pittore Pierre Klossowski sull’utopia rivoluzionaria, in Sciavolino è nata l’idea di un viaggio attraverso l’acqua, il sangue, il legno, il metallo, il marmo, il corpo, la cenere dell’illusione degli anni Settanta tra Che Guevara e Pasolini in fiore. Tra il 1977 e il 1981, hanno preso così corpo le opere scultoree del ciclo Discorso sui materiali del far scultura per interposto Marat Marat maman, libro-diario che rivela con testi, anagrammi, incisioni e fotografie il processo creativo di quelle sculture, che saranno esposte, nel 1981, alla mostra Le Maschere di Marat, organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Torino, sotto l’egida della Biennale di Venezia, presso l’Unione Culturale di Torino, e nel 1986, in una personale titolata A chacun son Marat nel Palazzo dell’Unesco a Parigi.

Seguono i cicli: Il tempo e la memoria o della perdita dell’infanzia (1982-1986); Frammenti e colori in marmo (1987-1992); Incontenibile leggerezza (1993-1998); Il circo degli angeli (1999-2007). Dal 1970, si è dedicato anche alle tecniche orafe, creando gioielli e mini-sculture in oro e argento. Nel 1993, ha allestito una grande antologica nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta (Lu). Nel 1997, ha presentato al Castello Malgrà di Rivarolo Canavese (To) le 40 sculture dell’antologica Corpi aperti. Scultura andata e ritorno, insieme a 40 fotografie di Elsa Mezzano. Nel 1997, è uscita la monografia Sciavolino scultore. Quarant’anni di lucida passione, curata da Nicola Micieli, con prefazione di Tahar Ben Jelloun. Nel 1998-1999, ha realizzato due sculture di grandi dimensioni: Marea, in marmo e bronzo, per il Parco di Scultura Contemporanea a Ostellato (Fe) e Canneto. Monumento al Territorio, in bronzo, per l’area industriale Sipro in San Giovanni di Ostellato. Nel 1999, la città di Rivoli gli ha dedicato l’antologica, a cura di Alfonso Panzetta, Enzo Sciavolino. Dall’impegno alla poesia con assoluta coerenza, con oltre 50 opere dal 1960 al 1998. Dal 1998 al 2000, ha realizzato Nel cerchio della mia vita, opera di sei metri per quattro in marmo Bianco e Bardiglio Nuvolato delle Cave Michelangelo di Carrara, per il Parco della Memoria a Collegno (To). Nel 2002-2004, ha lavorato alla realizzazione della fontana monumentale alta sette metri in marmo e bronzo L’Albero della Pace, ora allocata in Piazza Martiri della Libertà a Rivoli. Nel 2008, è la volta della grande mostra antologica Enzo Sciavolino. Cinquant’anni di scultura. Opere 1957-2007, alla Cavallerizza Reale di Torino, curata da Nicola Micieli e voluta dalla Regione Piemonte per festeggiare i settant’anni dell’artista. Analogamente, nel 2015, la sua attività di incisore è riunita nella pubblicazione Enzo Sciavolino. Opera incisa 1963-2014. Catalogo generale delle incisioni, a cura di Nicola Micieli, e nella mostra antologica, curata da Angelo Mistrangelo, Il segno, la storia, il mito, allestita nel Museo Casa del Conte Verde a Rivoli. Dal 1963, la sua attenzione è rivolta parallelamente all’arte incisoria con una produzione di oltre 200 lastre raccolte in cartelle o libri. Ha tenuto oltre 50 mostre personali in Italia e all’estero, partecipando a numerose e importanti rassegne d’Arte, come la Quadriennale di Roma, la Biennale del Bronzetto di Padova, la Biennale di Carrara, la Biennale di Milano, la Biennale della Grafica di Berlino. Sue opere figurano in musei e in collezioni pubbliche e private.