Galleria

en plein air

Paesaggio mediterraneo

Antonino Attinà

Acrilico su tela

20 x 20 cm

2022

Antonio Attinà (detto Nino) è nato a Reggio Calabria nel 1953. Vive e lavora a Milano. Dopo la maturità artistica, si è iscritto e ha conseguito il diploma di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, sotto la guida del maestro Giuseppe Marino. Nel 1976, ha ottenuto il “Premio Incisione” Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e l’anno successivo si è trasferito a Milano, proseguendo la sua attività artistica e culturale. Nel 1985, insieme ai pittori Carlo Filosa, Antonio Bolignano, Beniamino Minnella, Antonio Giulietti, Maurizio Martino e lo scultore Nuccio Schepis, ha dato vita al gruppo dei “MEDITERRANEI”. Dopo le mostre italiane di Milano e Roma, nel 1988, il gruppo viene invitato ad esporre nella prestigiosa sede della Verband Bildender Künstler Württemberg, con una mostra patrocinata del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e presentazione in catalogo del Ministro Carlo Vizzini. Ha esposto in numerose mostre personali e in prestigiose collettive in Italia e all’estero (a Messina, Roma, Reggio Calabria, Firenze, Agrate Brianza, Campobasso, Monterosso Calabro, Siviglia, Berlino, Ghemme, Altomonte, Osaka, Tokyo, Kyoto, Berlino, ecc.). Fa parte, inoltre, degli artisti soci del Museo della Permanente di Milano. Nel 2014, lo storico dell’arte Carlo Franza lo ha invitato con un’opera alla Rassegna Capolavori di un giardino segreto a Firenze.

Nel 2015, è ancora Carlo Franza a invitarlo e a presentargli una mostra personale dal titolo Bellezze e graffianti atmosfere al Plus Berlin di Berlino nel Progetto Strade d’Europa. Nel 2018, nell’ex Studio di Piero Manzoni in Brera a Milano, ha dipinto una vetrata, che si va ad affiancare ad altre già realizzate da altri artisti italiani di chiara fama, che hanno voluto onorare un nome singolare dell’arte del secondo dopoguerra. Nino Attinà, secondo Carlo Franza, “pur con taluni confronti, ha trovato una sua bellissima poetica, carnosa, calda, sciroccale, mediterranea, e seppur sembra voler attingere ai grandi della pittura del Novecento al contempo ne fuoriesce una mano d’esecuzione geniale, libera, estroversa, ma anche intensa e inspirata. Tra figure intere e primi piani, tra soggetti femminili dalle procaci rotondità agli uomini più austeri, l’artista propone piccoli scorci di vita e di quotidianità, che esplodono, però, grazie alla ricchezza del colore e alla luce che il pittore infonde in maniera consapevole e attenta” (https://blog.ilgiornale.it/franza/2018/10/25/il-mondo-di-nino-attina-a-roma-la-mostra-dellartista-che-scava-e-rappresenta-la-societa-contemporanea-con-colore-e-dinamismo/).