Galleria

en plein air

Piccolo silenzio

Laura Tondi

Tecnica mista su tela

20 x 20 cm

2022

Laura Tondi è nata e lavora a Siena. Così si presenta lei stessa: “Ho cominciato a disegnare e dipingere nei primi anni ‘90 come illustratrice botanica e ho cominciato ad esporre sia in personali che in collettive. Dopo qualche anno, diventata ormai molto brava, senza nessuna intenzionalità ho abbandonato questo interessante e gratificante tipo di pittura e ho cominciato a cercare altre immagini, più indefinite, che ho portato avanti contemporaneamente ad una parte figurativa, quasi un diario di vita. È iniziata una ricerca che mi ha portato a sperimentare molte tecniche e materiali, sabbie, carta, pomice, elementi naturali, mischiandoli a pigmenti, acrilici, olio, pastelli, spinta dalla curiosità e dalla varietà. Ho seguito e condotto laboratori di incisione, affascinata da ogni tipo di incisione, dal monotipo alle tante tecniche con matrici diverse, rame, zinco, linoleum, polistirolo. Ho lavorato molto su carta, pastelli ad olio, acquerelli, tecniche miste. Ogni volta che trovo un materiale che mi corrisponde so che è una cosa temporanea, e per quanto voglia continuare ad usarlo sarò poi costretta ad abbandonarlo quando nuovi incontri o altri stimoli, un libro letto, una mostra vista, un nuovo rapporto mi farà venire voglia di sperimentare di nuovo”.

Più precisamente, Laura Tondi così descrive le tipologie della sua ricerca pittorica: “Una parte delle opere è figurativa, racconto di immagini, persone, il percorso di una vita, negli ultimi anni meno frequente, e mi dispiace perché mi piaceva molto. L’altra è una ricerca più informale, più rischiosa e difficile, meno gratificante. Comincio da un segno, o un accordo di colori che mi girano nella mente, magari per un filo di pensiero, una immagine che ho visto, una storia vissuta o sentita. A volte sono lavori che si fanno da soli, li comincio e in breve tempo sono finiti e non c’è da farci più niente. Altri hanno una architettura generale ma poi continuo a lavorarci, fino a non avere più nulla della stesura originale, come se continuassero a crescere e cambiare. Stanno fermi a lungo, poi li guardo ed è come se ci vedessi forme e colori da mettere o levare, fino a quando arriva un momento in cui il lavoro è finito e non c’è più niente da fare, oppure potrebbe continuare per sempre per una insoddisfazione che non si riesce a placare” (www.laura-tondi.it).