Elisabetta Viarengo Miniotti (Torino 1937- 2020), è stata allieva di Filippo Scroppo e Giacomo Soffiantino all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ha perfezionato le tecniche incisorie presso il Centro di grafica sperimentale di Venezia, sotto la guida di Riccardo Licata. Ha partecipato a rassegne internazionali di grafica, tra cui: EUR Olimpiadi (Roma 1960), IVa Biennale Internazionale d’Incisione di Cittadella-Padova (1982), San Paolo del Brasile (1984), Incisori del Novecento in Piemonte (Torino 1985), Premio Internazionale di Biella (1987 e 1993), Volgograd (1989), Repertorio degli Incisori italiani a Bagnacavallo (Ravenna, 1993-1997). Conseguendo numerosi consensi critici, ha iniziato ad esporre con regolarità a Torino, presso il Circolo degli Artisti, Galleria Arte Club, Galleria Micrò, Stamperia Tuttagrafica. Nel 1995, ha eseguito il murales Bosco per il Museo d’Arte Urbana di Torino. Nel 1996, ha fondato la Società Culturale “Il senso del segno”, quindi ha aderito all’Associazione Incisori Veneti, diretta a Venezia da Giorgio Trentin e all’Associazione Piemontese-Arte di Torino. Ha esposto nel 1997 alla Galleria San Bernardo di Genova nella rassegna di acquarelli con Francesco Casorati, Ettore Fico, Anna Lequio e Francesco Tabusso, quindi, ha partecipato alla mostra Ritratto e autoritratto a Palazzo Gambara a Brescia, alla VIa Biennale di Incisione di Gaiarine- Treviso, a Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno (1998). Nel 1999, ha esposto alla rassegna Incisori exlibristi piemontesi a Torino, a Repertorio della xilografia italiana alla Casa di Dante a Firenze, alla Ia Triennale di Incisione Città di Chieri, all’Alzaia del Naviglio Grande a Milano. Nel 2000, ha partecipato alla mostra itinerante Italia-Slovenia-Premio Tiepolo, ha esposto al Parlamento Europeo a Bruxelles, quindi a Vilnius (Lituania).
Nel 2002, è stata invitata alla Kunsteergilde Buslat, allo Schloss Bauschlott di Neulingen, alla XIa Biennale di Xilografia di Carpi (Mo). Nel 2008, ha dipinto il Palio per la Città di Susa e nel 2013 la Pergamena d’Autore per il Corteo Storico assegnata al Rione San Secondo del Palio di Asti. Tra i numerosi saggi critici e presentazioni si annoverano: P. Bellini, scheda, Grafica d’Arte, Edi-Artes, Milano 1998; F. Fanelli, Palazzo Lomellini, Carmagnola, 1998; A. Mistrangelo, Il Quadrato, Chieri, 1999; P. Mantovani, Castello Contessa Adelaide, Susa 2004; G. Cordero, Il Quadrato, Chieri 2010; G. Soffiantino, Galleria Fogliato, Torino 2012; P. Nesta, Avigliana 2013; Anima mundi, a cura di B. Quaranta e G. Schialvino, Chivasso 2018. Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche nazionali e internazionali. Elisabetta Viarengo Miniotti ha trovato nella natura la dimora dei suoi sogni, luoghi intimamente legati alle esperienze che hanno influenzato le sue scelte. Il mantenersi fedele ad una pittura radicata nel suo territorio, nello studio delle sue bellezze e “delle piccole cose”, è stato ed è ancora necessità e fonte della sua espressione artistica. Lo scopo è di raccontare l’appartenenza ad un mondo fatto di emozioni ed esperienze che testimoniano il significato dell’esistenza.