Andrea Mussapi è nato a Cuneo nel 1976. Cresciuto all’ombra della Bisalta, ha esplorato fin da bambino la natura delle valli cuneesi, incantato dai boschi, dai fiumi, dalle montagne. Gli è sempre piaciuto disegnare: racconta che fra i tre è gli otto anni ha prodotto diverse migliaia di cani e cavalli, poi ha deciso di ampliare il repertorio. Padre e zio lo hanno ben presto contagiato con la passione per l’arte, l’antiquariato e i tappeti orientali. In gioventù, ha suonato la chitarra in un paio di band locali e ha composto diverse canzoni; la chitarra ritorna periodicamente, la musica e le parole fanno parte della sua quotidianità. Conseguita la maturità classica nel 1995, si è iscritto all’università e contemporaneamente ha iniziato a dedicarsi al commercio di antiquariato. Abbandonata l’università, si è messo a fare l’oste, mettendo a frutto quanto appreso dalle nonne. Poi, una brutta malattia, una meravigliosa guarigione e una fuga in Spagna durata dieci anni, prima tra fornelli e casseruole, poi in giro per fiere e mercati di antiquariato fra Spagna e Portogallo.
Proprio in Spagna, su consiglio di un amico portoghese, ha trasportato su legno i disegni che aveva sempre realizzato su carta. Le linee incominciano a delimitare spazi che, intagliati dallo scalpello, assumono volume, trasfigurando la realtà in forme libere e geometrizzanti. Da qui parte una nuova ricerca, nel tentativo di connettersi con la materia: il legno, la canapa, il ferro, quasi sempre materiali di recupero che raccontano storie con le quali Mussapi prova a dialogare. Dopo il ritorno in Italia, parallelamente ai mercati di antiquariato, prosegue con la produzione di lavori in legno, che sono un tentativo di autoanalisi e di esplorazione della realtà.
