Galleria

en plein air

Ruggini (S)

Laura Berruto

Tecnica fotografica

20 x 20 cm

27/5/2011 h 13:21

Laura Berruto è nata nel 1951 a Chieri (To). In seguito al Diploma presso il Liceo Artistico Statale di Torino, si è iscritta all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove si è diplomata nel 1973 in Scenografia con il massimo dei voti. Ha seguito successivamente i corsi di decorazione e incisione presso la stessa Accademia. Ha iniziato a esporre ancora prima del diploma di Accademia e in seguito si è abilitata all’insegnamento delle discipline pittoriche, ottenendo la cattedra presso il Liceo Artistico Statale di Novara, dove insegnerà dal 1974 al 2009. Dalla seconda metà degli anni ’80, ha abbandonato le mostre prediligendo una ricerca “sommersa” portata avanti parallelamente alla docenza. Tra i premi e le principali mostre personali e collettive a cui ha partecipato, si possono segnalare: 1970 – IV mostra dei pittori chieresi (segnalazione), Premio di pittura Pino Torinese (To) (segnalazione), Mostra Sant’Ambreus, Milano, Collettiva Piemonte Artistico Culturale, Torino, Mostra personale presso la Sala comunale di Chieri (To); 1971 – Collettiva dei giovani artisti di Torino presso il Circolo degli Artisti, Torino; 1973 – Concorso Nazionale Borgo d’Ale (Vc) (medaglia argentea e premio Arte Rama), Premio Nazionale di Pittura Contemporanea Città di Borgosesia (Vc) (targa Ottobrini per la sezione Avanguardia), Mostra Città di Chieri, Mostra dei giovani artisti, Piemonte Artistico Culturale, Torino, Premio Saint Vincent (Valle d’Aosta) (medaglia argentea), Mostra personale presso la Saletta Cronache chieresi, Chieri (To), Mostra personale al Teatro Gobetti di Torino; 1974 – Mostra dei giovani artisti, Piemonte Artistico Culturale, Torino, Premio Santo Stefano, Novara; 1975 – 26a Mostra d’Arte Contemporanea di Torre Pellice (To), Circolo G. B. Giuliani, Canelli (At), Mostra giovani artisti, Piemonte Artistico Culturale, Torino, Mostra sociale alla Promotrice delle Belle Arti, Torino, Premio Galleria San Fedele, Milano, Mostra personale presso la Galleria Erika, Torino; 1978 – Mostra Nazionale d’Arte all’Arengario, Milano, Mostra personale presso “Martini & Rossi”, Pessione (To); 1983 – Mostra collettiva, Palazzo comunale di Chiaverano (To); 2021 – Bipersonale presso la sala ProLoco di Montiglio (At) con Angela Calella, Mostra collettiva presso la libreria Mondadori di Chieri (To), Partecipazione al 20° Premio Città di Novara, Castello Sforzesco di Novara; 2022 – Mostra personale Sala ProLoco di Montiglio (At).

Nelle sue opere giovanili, ha esplorato la luce come mezzo di espressione, rivelatrice di forme pulite e geometrie rigorose con grazia “lirica”, com’è stata definita dal critico Albino Galvano. La ricerca l’ha portata poi dall’azione all’osservazione, dall’analisi della luce al tempo. In continuità con quanto fatto negli anni ’70 con lo studio degli effetti dati dalla luce sulle superfici, ha affrontato lo studio dell’azione del tempo come elemento di creazione e trasformazione, in una sorta di ready-made fotografico, frutto di ore passate ad osservare l’ambiente. Da particolari nascosti, sono nate immagini che si trasformano in luoghi onirici, diventando ambiente e protagonisti di storie fantastiche. Le “ruggini” sono un progetto portato avanti tra il 2010 e il 2020, avente come tema la ricerca di immagini legate alla pareidolia nell’ambiente urbano. “Durante i vagabondaggi in città come Novara, Alessandria, Asti, Chieri”, come ha dichiarato la stessa Laura Berruto, “sono stata colpita dalla ‘bellezza’ di grandi superfici segnate dalla ruggine, da lembi di antiche immagini che si erano sovrapposte nel tempo. Una forma di ‘nouveau realisme’ spontaneo era sotto i miei occhi. Non azione sapiente e volontaria di un artista ma un ‘decollage’ generato dalla necessità, ma non per questo meno affascinante. Mi piace vedere in questi frammenti mari in tempesta, eventi atmosferici, montagne innevate, boschi incantati ricchi di forza e poesia. Mi limito a registrare quanto ha generato il tempo: pezzi di archeologia urbana che ci riflettono, fanno riflettere, evocano”.