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Senza titolo

Tiziana Berrola

Argilla bianca, graffita e smaltata

20 x 20 cm

2023

Tiziana Berrola è nata nel 1956 a Rivoli (To). Vive e opera ad Alpignano (To). Allieva del maestro Mario Giansone presso l’Istituto Statale d’Arte “Passoni” di Torino, ha partecipato all’Associazione Gli Argonauti di Collegno (To), presso la quale ha frequentato artisti come Vera Quaranta, Giuseppe Grosso e Lucio De Maria, con i quali ha condiviso un percorso ricco di scambi che l’hanno condotta a fare della ceramica il suo principale linguaggio artistico. Dal 2003 si è dedicata al restauro pittorico, frequentando il corso professionale per “Decorazioni di pregio” presso le Scuole Tecniche San Carlo di Torino. Ha allestito le seguenti mostre personali: 2000 e 2002 – Libreria Area Libri, Rivoli (To); 2003 – Locarno (Svizzera); 2007 – bipersonale presso l’Opificio Cruto, Alpignano (To); 2016 – Teatro Laboratorio Creativo, Pianezza (To); 2019 – Casa del Conte Verde, Rivoli (To). Ha partecipato alle seguenti mostre collettive: dal 1991 al 1997 – con l’Associazione Gli Argonauti, Sala delle Arti, Collegno (To); 1998 e 2022 – Promotrice delle Belle Arti, Torino; 2015 – Oderzo, Varese e Firenze; 2016 – Casa del Conte Verde, Rivoli (To); 2017- Movicentro, Alpignano (To); 2019 – Casa del Conte Verde, Rivoli (To); dal 2016 al 2022 – chiesa di Santa Croce, Avigliana (To); 2022 – Casa del Conte Verde, Rivoli (To); Premio “Antonio Carena”, Casa-museo Antonio Carena, Rivoli (To).

Al di là dei lavori in ceramica, “la creatività di Tiziana Berrola si manifesta anche attraverso, fili di rame, maglie metalliche, plastica, legno, conchiglie, camere d’aria: materiali che si fondono, riacquistano vita, in una sintesi armonica. Oggetti, ciotole, figure, piastrelle sono resi lucenti e colorati fondendo ossidi metallici e cristalline e diventano parole di un linguaggio creativo, dove segno e significato si rimandano l’uno all’altro in un gioco di riflessi in cui la materia e l’energia si fondono. Con estrema delicatezza l’artista plasma pezzi unici utilizzando crete di varia provenienza, principalmente in terra di Castellamonte, per la porosità e il caratteristico colore biscotto. Smalto, ossidi e cristalline donano sprazzi di colore e luci riflesse” (https://sguardisutorino.blogspot.com/2019/07/i-delicati-gesti-indelebili-in-argilla.html).