L’attività artistica di Armando Riva, nato e attivo a Biella, è iniziata a metà degli anni Settanta nell’ambito della fotografia e della xerografia. Manipola apparecchi fotografici, supporti e fotocopiatrici Rank Xerox. I materiali prodotti entrano nel circuito della Mail Art. Negli anni Ottanta, ha iniziato a lavorare con materiali di scarto dell’industria tessile e meccanica, prediligendo quello che sta a monte del prodotto finito, documentando cioè un percorso indispensabile ma inevitabilmente dimenticato della produzione. Con questi materiali produce installazioni, pseudo sculture, assemblaggi. L’idea di scarto si dilata fino ad interessare la sfera della vita quotidiana, per cui ogni materiale può diventare un percorso indipendentemente dalla meta raggiunta. La ricerca continua dell’identità dei più svariati materiali lo porta ad una continua decontestualizzazione degli stessi producendo installazioni, pseudo sculture, assemblaggi.
Negli ultimi tempi, ha dato inizio a un percorso utilizzando la ceramica, per una spiccata attrazione verso il materiale. Tra le sue mostre principali, si segnalano: 1989 – Autonomaticospaziante, Biella; 1993 – Espais, Girona (Spagna); 1994 – Arte in costante condizione di variabilità, Vittorio Veneto (Tv); 1994 – Arte come Pre, Genova; 1995 – Triebquelle, Monaco di Baviera (Germania); 1996 – Collabocosmogeografie, Bolzano; 1999 – Hanukkah, Parigi; 2010 – 0smositudine, Torino; 2012 – Detenzioni, Torino; 2014 – Abitazioni della coscienza, Sordevolo (Bi); 2018 – Trame dell’anima, Bad Hersfeld (Germania); 2015 – Linguistici corpi, Genova, Inner sea, Torino, Progetto D’IO, Milano; 2016 – XXI Triennale dell’Architettura e del Design, Milano; 2016 – E non ai miei occhi, Torino; 2020 – Libera scelta, Sordevolo (Bi).