Galleria

en plein air

Spazializzazione di forme quadrate

Claudio Rotta Loria

Acrilico, matita, offset, cartoncino operato su tavola

20 x 20 cm

(1972/1993) – 2021

Claudio Rotta Loria, nato a Torino nel 1949, è esponente dell’arte programmata italiana. Ha compiuto studi artistici (liceo, accademia, scuola di design) e si è laureato in Filosofia. Dopo iniziali esperienze figurative, nel 1968 ha orientato il suo lavoro nella direzione delle contemporanee indagini sulla riduzione del linguaggio della pittura ai suoi dati primari, elementari e concreti. Ha sviluppato negli anni una ricerca sui temi della strutturalità visuale, dell’indagine ottico-percettiva e del rapporto arte-scienza, con particolare attenzione al metodo e alle procedure che danno luogo all’opera, nel contesto di un’estetica strutturale-costruttiva. Dal 1968, la sua ricerca si articola in cicli paralleli di opere fra loro collegati che mantengono il carattere unitario di un progetto totale e una coerenza e riconoscibilità complessiva del lavoro. Cofondatore nel 1971 del “Ti.zero. Centro Sperimentale di Ricerca Estetica” di Torino, Rotta Loria ha allestito oltre cento mostre personali e grandi installazioni in Italia e all’estero ed è stato invitato a numerose rassegne internazionali in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Tra queste, si segnalano: la Quadriennale di Roma (1975), gli Encontros Internacionais de Arte di Lisbona e Porto (1975), l’Arteder di Bilbao (1982), Fabriano(c)arte (1985), la Biennale International du Pastel di Saint-Quentin (1988 e 1990), il Forum Konkrete Kunst di Erfurt (1994), la International Triennale of Contemporary Art di Praga (2008), la Scultura internazionale a Racconigi (2010) e la Biennale di Venezia (2011 e 2017). I suoi lavori sono stati esposti al Centre Georges Pompidou di Parigi (1981), al Parlamento Europeo di Strasburgo (1995), alle Gallerie d’Arte Moderna di Torino (1999), Zagabria (2007) e Praga (2008), e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2012), al MAMAC 

di Nizza (2015). Sue opere sono presenti in collezioni di musei e istituzioni italiane e straniere e includono opere a parete, sculture e installazioni. Da ricordare inoltre una fontana (sita a Raron, Svizzera) e la storica cassa acustica “Apologue di Goldmund”, premiata nel 1987 dal MOMA di New York per il suo unico design. Nel 2008, Rotta Loria ha rappresentato l’Italia come “Artist in Residence” all’Istituto di Cultura di Zagabria in occasione della rassegna “Night of EU Cultural Institutes”. Claudio Rotta Loria ha indagato i due i poli dialettici intorno ai quali si concentra la sua attività sperimentale, da un lato il processo costruttivo dell’opera e le sue variazioni strutturali, dall’altro la sensibilità soggettiva e il valore poetico della geometria (Superfici interattive, Cromoplastici, Superfici a interferenza luminosa, Spazializzazioni di forme elementari, Interazioni, etc.). Così, nel tempo, ha continuato ad  approfondire le implicazioni spaziali e la funzione sociale dell’opera nel suo rapporto con l’ambiente mediante interventi in natura e installazioni site specific; a verificare – sollecitato dal paradigma linguistico-strutturale – le possibili corrispondenze grammaticali tra il sistema di segni della geometria e il sistema di segni della comunicazione non verbale (Per un’indagine etno-semiologica del gesto); a esplorare gli aspetti sensibili ed emozionali della pittura (Spazi di trame e di tensioni);  a misurarsi con la suggestione “geografica” resa in  opere dalla forte spazialità totale, germinativa, coinvolgente (Geo-grafie, Equatori, Promenades chromatiques circulaires). E come ha rilevato Giovanni Granzotto, Rotta Loria “continua a portarsi dietro […] geometrie leggere e stimolazioni e impulsi percettivi che travalicano sempre la visione per affidarci messaggi evocativi e subliminali”.