Maria Bonaduce è nata nel 1956 a Terlizzi (Ba), dove vive e lavora dal 1973, anno in cui ha terminato gli studi artistici. Da allora, ha esposto in varie mostre, in Italia e all’estero (Canada, Messico, Ungheria, Francia, Stati Uniti d’America, Emirati Arabi, Bulgaria, Romania, Inghilterra, Polonia). Dal 2000 al 2021, è autrice del prestigioso “Riconoscimento internazionale S. Rita da Cascia”. Nel 2005, è tra i fondatori di ADSUM artecontemporanea. Predilige la tecnica dell’acquerello ricevendo importanti consensi internazionali. Notevole ritrattista e paesaggista, da diversi anni dedica particolare attenzione all’Arte Sacra realizzando numerose opere pubbliche. Opere dell’artista sono esposte in permanenza presso musei e civiche gallerie in tutt’Italia. Significativa la sua attenzione per l’arte per l’infanzia, come testimoniano i suoi rapporti con Bruno Munari e le sue opere nel Museo Gianni Rodari. “Maria Bonaduce”, ha scritto Patrizia Dinoi, presentando la mostra personale dell’artista Maredamare. Acquerelli di Puglia allestita nell’agosto 2021 presso lo Spazio Start di Giovinazzo (Ba), è una “notevole ritrattista e paesaggista. […]
Da diversi anni si dedica all’Arte Sacra con dipinti e vetrate istoriate realizzando numerose opere pubbliche in diverse città italiane ed estere. Ha scelto di non allontanarsi dalla figurazione per poter comunicare con un linguaggio di immediata intelligibilità per tutti. La sua grammatica visiva consente una percezione e una lettura anche subliminare dell’opera che, tuttavia, subito rivela anche ad un occhio poco attento la sapienza del tratto sicuro, esperto. La luce riflessa dagli acquerelli di Maria Bonaduce poi non lascia spazio a banali equivoci artistici. Invade il campo visivo, sprigiona energia vitale, riconduce alla natura soprannaturale che pervade l’immanente, sostanzia ogni materia vivente e non vivente. È la luce che irradia ogni elemento visivo, interagisce con esso, ne muta la forma e ne valorizza il potenziale architettonico ed evocativo. È la luce, che tutto pervade e trasforma, a costringere ad un nuovo accomodamento il nostro sguardo. È la luce a travolgere i nostri sensi, suggerendo improbabili mix percettivi, e a consegnare, infine, raffinate consapevolezze metacognitive alla nostra mente” (https://www.arte.go.it/event/maria-bonaduce-maredamare-acquerelli-di-puglia/).