Matilde Domestico è nata nel 1964 a Torino, dove vive e lavora. Diplomata all’Istituto d’Arte “Aldo Passoni” e in Scenografia presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ha iniziato negli anni ‘90 a realizzare opere e installazioni di dimensioni ambientali, assemblando e aggregando oggetti in porcellana prevalentemente bianchi provenienti dalla I.P.A. Industria Porcellane S.p.A. di Usmate Velate (Mb). La carta, la grafite, i punti metallici sono gli altri materiali utilizzati per costruire opere di grande e piccolo formato: un tavolo, un abito, un libro o un lume, rievocano l’atmosfera della stanza di Emily Dickinson oppure delineano edifici di interesse artistico, pavimenti cosmateschi e
geometrie di un Ambiente Domestico. Matilde Domestico è stata attratta dalle tazze sin da quando era bambina e le è stato quindi del tutto naturale porle al centro del suo lavoro artistico, considerandole oggetti d’uso portatori di espressioni e memorie sensoriali della nostra vita quotidiana, con cui “costruire”, come ha rilevato Ivana Mulatero, ”delle combinazioni seriali e ritmiche liberamente inserite nello spazio (le colonnazze, le arcatazze, le irrequietazze) e con cui ritrovare i motivi iconici risaputi (una colonna, un fiore, un’arcata, una figura…) per ideare un vocabolario stimolante”.