Remo Giatti è nato a Grosio di Sondrio nel 1954 da padre mantovano e madre valtellinese. Dal 1983, vive e lavora a Milano. Nel 1979, si è laureato al Politecnico di Milano. È stato allievo per la grafica di Luca Crippa e di Riccardo Licata alla Scuola Grafica di Venezia. Ha frequentato vari Corsi di perfezionamento in Italia e Austria (Salisburgo). Incisore, xilografo, litografo e stampatore in proprio, opera dal 1974, partecipando intensamente e fino al 2015 a numerose mostre (ad oggi più di 570) collettive, premi, biennali, triennali e mostre personali, un po’ ovunque in 52 nazioni e in 105 località italiane. 50 mostre personali sono state tenute in Italia (Trento, Milano, Roma, Venezia, Cortina, Genova, Suzzara, ecc.) e all’estero: 10 in Francia, oltre in Austria (Vienna, Klagenfurt), Germania (Monaco di Baviera), Romania (Timisoara, Cluj-Napoca). Dal 2012, ha operato principalmente con le Edizioni La Diane Française (nate in Francia, a Nizza nel 1947 con la collaborazione degli artisti Andrè Masson, Henri Matisse, Lèonor Fini, ecc.), per la produzione di volumi pregiati, stampati ancora con caratteri mobili di piombo e direttamente dai legni originali e lastre appositamente incise, a cui collaborano importanti studiosi, scrittori, poeti e artisti europei. Attualmente, il suo lavoro artistico è esposto in Francia, Romania, Inghilterra, Austria, Egitto. Ad oggi, ha realizzato circa un centinaio di edizioni, libri, cartelle, e vari ex libris. Sue opere si trovano in 114 Collezioni pubbliche e private, Archivi, Musei e Biblioteche, in Italia e all’estero. Nel 2021, si segnala la partecipazione al Progetto “Dante 700 ans”, mostra itinerante Italia-Francia con tappe all’Università di Perugia, Palazzo Gallenga; alla Bibliothèque Romain Gary, Nizza; al Consolato Generale di Nizza, Francia e alla Wren Library-Trinity College, Cambridge, Inghilterra. Sempre nello stesso anno, ha allestito una mostra alla Sala48 del Museo di Suzzara (Mn), con presentazione di Marzio Dall’Acqua e catalogo a cura di Gilberto Zacchè.
“La montagna come pretesto. Non vi sono intenti ‘ritrattistici’ nella poetica di [Remo] Giatti. Certo è persona sensibile al fascino della natura, ma ciò che lo attrae dei paesaggi montani è la possibilità, data dal soggetto, di sviluppare appieno il suo discorso artistico piegando la tecnica all’espressione di una originale poetica. In altri termini, Giatti raffigura i monti come se componesse opere astratte, senza intenti naturalistici. Le montagne sono soggetti perfetti poiché l’intrico delle linee, le superfici rugose delle rocce fanno sì che agli occhi dell’artista sembrino vere e proprie calcografie naturali. Sono quindi possibili diverse chiavi di lettura delle sue opere. L’appassionato di montagna apprezzerà senz’altro l’accurata riproduzione dei profili delle cime più amate, l’intenditore di stampe andrà più a fondo e non mancherà di apprezzare gli aspetti tecnici, oltre alla poetica di Giatti. Nelle raffigurazioni dei monti è evidente il disegno, ma l’immagine, più propriamente, è delineata dall’accostamento, anzi dal contrasto, del colore. La tiratura è sempre molto bassa: 7-8 esemplari, al massimo 15, e la qualità dell’esecuzione, realizzata in proprio, è altissima. In mostra figurano opere tratte dalle cartelle dedicate alle cime trentine, alle Dolomiti e ai monti della Lombardia (già esposte in origine alla sede del CAI di Milano e alla Libreria Sovilla di Cortina), poi confluite nell’edizione dal titolo ‘Geo Grafica’, imponente raccolta di ben 90 incisioni corredata da testi e poesie di Jean-Louis Augé, Alain Freixe e Raphaël Monticelli” (https://mantovauno.it/cultura-e-spettacolo/suzzara-domenica-21-novembre-inaugura-incisioni-contemporanee-e-libri-dartista-di-remo-giatti/).