Demo – Le mostre – VALENTINA

Le mostre

Etica ed estetica della natura

Piero Gilardi - 2019

La rassegna “Memoria dei cicli vitali della natura” a Rittana celebra il rapporto uomo-natura attraverso l’arte e la riflessione sui temi ecologici e dello sviluppo sostenibile. Nel 2019 ha ospitato Piero Gilardi, artista internazionale noto per il suo impegno sociale e politico. Gilardi, con i suoi “Tappeti-Natura” e opere collettive, unisce estetica e responsabilità sociale. Fondatore del PAV, Parco d’Arte Vivente a Torino, rappresenta l’incontro tra arte e vita con una missione etica e innovativa.

La mostra includeva opere significative dell’artista: 10 Tappeti-Natura, 2 sculture, 1 installazione video interattiva, 1 scenografia politica creata per Rittana, 1 costume per manifestazioni e 10 tabelloni fotografici sulle sue animazioni politiche degli ultimi 15 anni. Gilardi dimostra coerenza e generosità anche verso le comunità montane, colpite dalle conseguenze dello sviluppo industriale urbanocentrico, e offre una visione dell’arte che affronta questioni etiche, sociali e politiche urgenti.

 

Ghenesis

Riccardo Cordero – 2022

Nel 2022, Rittana ha inaugurato “Ghenesis”, una scultura in acciaio corten realizzata da Riccardo Cordero, situata accanto al Santuario di San Mauro. Questo progetto, nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, il MUDRI e le associazioni locali, rappresenta la volontà del paese di rilanciarsi culturalmente e socialmente attraverso l’arte. Rittana, piccolo borgo alpino con una storia di spopolamento, si propone come laboratorio di nuove visioni per il futuro.

La scultura “Ghenesis” esprime dinamismo e rinascita, simboleggiando il dialogo tra comunità e la circolarità dei valori umani. Inoltre, è il punto di partenza di un sentiero storico, “La draio de l’Estelo”, che unisce Rittana con la Chiesa di Sancto Lucio di Coumboscuro.

In concomitanza, è stata organizzata una mostra di Cordero presso il Centro Incontri di Rittana, nell’ambito della rassegna grandArte 2022. L’iniziativa coinvolge numerosi artisti per riflettere sulle sfide globali, quali il cambiamento climatico e i diritti umani. Le opere di Cordero, caratterizzate da un dialogo con lo spazio e la materia, rappresentano l’evoluzione di un linguaggio artistico unico, ammirato a livello internazionale.

Cadreg'art

Claudio Durando - 2023

L’esposizione, che si è tenuta dal 29 aprile al 25 giugno 2023 presso il Centro Incontri del Comune di Rittana, ha esplorato il tema delle “sedie vuote” in spazi aperti, soggetto su cui Claudio Durando ha riflettuto a lungo. Il titolo della mostra richiama il dialetto piemontese, accentuando la piacevolezza visiva dei dipinti. In queste opere, le sedie sono svincolate dalla presenza umana, rappresentando una poetica dell’assenza e una dimensione scenica autonoma, oltrepassando il loro ruolo utilitaristico. Durando utilizza pennellate rapide sopra collage fotografici e crea paesaggi naturalistici o urbani immersi in atmosfere serene e contrasti cromatici.

Claudio Durando, autodidatta nato nel 1959 a Dogliani, trae ispirazione dalle colline di Langa, rappresentandole con cromatismi intensi e tecniche sperimentali come il collage. Il suo lavoro riflette l’amore per la sua terra e la sua visione interiore del tempo e delle stagioni. Dal 1980 espone in mostre e, di recente, ha coinvolto la comunità in Flash Mob artistici, come STUMSE e CITU, incoraggiando la partecipazione collettiva.

Il disegno. Una ragione di vita

Ego Bianchi - 2018

I disegni di Ego Bianchi, esposti per la prima volta a Rittana, rivelano una “magica identificazione” tra l’artista e i suoi soggetti, caratterizzata da un tratto netto e immediato. La critica ha evidenziato i rimandi a Matisse, Modigliani, Picasso e altre influenze mediterranee e astrattiste. Attraverso linee essenziali, Bianchi ha esplorato una dimensione onirica che unisce sogno e realtà, rappresentando stati d’animo e introspezione personale.

Il Diario dell’artista testimonia un cambiamento stilistico cruciale nel 1946, ispirato da Anna Picco Bergamo, sua musa, e segnato dalla tensione tra forza e delicatezza espressiva. Sebbene il suo tratto fosse tormentato, ha creato opere che spaziano dai ritratti femminili ai nudi, dalle ceramiche di Mondovì a scene mitologiche e surreali.

I trentasette disegni selezionati comprendono studi di figure, paesaggi e composizioni astratte. Bianchi valorizzava il disegno come “barometro di un artista,” capace di trasmettere emozioni autentiche. Sebbene sottovalutato in provincia, il suo segno grafico è stato un mezzo di profonda espressione e innovazione.

Intrecci

Elio Garis - 2023

Nel 2023, Rittana celebra l’arte e la bellezza con l’inaugurazione della scultura “Intrecci” di Elio Garis l’8 luglio, posizionata nella piazzetta antistante il Centro Incontri e il Palazzo Comunale. Questo evento fa parte di un progetto di riqualificazione culturale e territoriale, caratterizzato da un impegno collettivo della comunità per rafforzare l’identità locale attraverso tradizione e innovazione.

La scultura, simbolo di incontro e trasformazione, è accompagnata da una mostra personale dedicata all’artista, che include bozzetti e modellini delle sue opere pubbliche. Garis, figura di artista “totale”, fonde manualità e ricerca intellettuale, creando forme plastiche astratte e dinamiche, ispirate a un rigore costruttivo e a una visione vitalistica. Le sue opere esplorano materiali diversi e integrano elementi come acqua e luce per esprimere movimento e spiritualità. Con “Intrecci,” Rittana arricchisce il proprio patrimonio artistico e celebra l’apporto delle arti contemporanee.

nome mostra

Gip Dolla - anno

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le ragioni del colore

Ermanno Barovero • Elio Garis • Francesco Preverino • Marina Sasso • Santo Tomaino • Luisa Valentini - 2023/2024

L’inverno 2023-2024 porta a Limone Piemonte le sculture di Elio Garis, esposte all’aperto per contrastare con il paesaggio innevato. In parallelo, una mostra itinerante presenta opere di sei artisti – Barovero, Garis, Preverino, Sasso, Tomaino e Valentini – in spazi interni di Cuneo e Rittana. L’obiettivo è esaltare il colore come simbolo di bellezza, armonia e creatività in un contesto caratterizzato da incertezza e ansia globali.

Pittura e scultura sono interpretate non solo come espressioni artistiche ma come metodi capaci di generare valori etici e formativi. Le opere riflettono una visione fluida della realtà, interpretata come flussi dinamici di linee e volumi che alludono a forme vive o oggetti assenti, suggerendo un dialogo tra natura e immaginazione.

Gli artisti esprimono questa tensione attraverso linguaggi unici:

  • Ermanno Barovero esplora il transitorio della natura con pennellate evocative che suscitano emozioni interiori.

  • Elio Garis crea sculture monumentali che fondono rigore costruttivo e vitalismo, animando lo spazio con segni dinamici.

  • Francesco Preverino utilizza il colore per interpretare il dramma e la bellezza della realtà visibile.

  • Marina Sasso fonde materiali astratti e concreti per creare opere che interagiscono con l’ambiente circostante.

  • Santo Tomaino, attraverso un approccio lirico e intemporale, indaga le profondità della pittura come mezzo esistenziale.

  • Luisa Valentini combina forme scultoree e sensibilità immaginativa per creare oggetti che trasmettono spiritualità e forza narrativa.

Questa iniziativa sottolinea il potere dell’arte come strumento di rigenerazione culturale e speranza, alimentando il dialogo tra passato, presente e futuro.

Mountagnes

Il paesaggio alpino dei pittori cuneesi del ‘900 – 2019

La mostra “Mountagnes,” organizzata a Rittana nella ex Canonica, celebra i pittori cuneesi del dopoguerra, protagonisti della scena artistica locale per decenni. Questi artisti, noti per la loro semplicità e per il legame con il territorio montano, sono ricordati per le loro opere, spesso scambiate per soggiorni o create durante concorsi ed eventi di paese.

Non una mostra nostalgica, ma un’opportunità per approfondire un momento storico ancora vicino, che rifletteva una società più accessibile e spontanea rispetto alla complessità contemporanea. Con 28 artisti e 54 opere, l’esposizione ha riscosso grande interesse e potrebbe avere un seguito. Grazie al contributo di Carlo Morra e altri collaboratori, si è riusciti a documentare una “stagione” artistica importante, legata alle montagne circostanti e alla tradizione culturale di Rittana.

 

MOUNTAGNES 2

Il paesaggio alpino dei pittori cuneesi del ‘900 – 2020

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Mountagnes 3

Il paesaggio alpino dei pittori cuneesi del ‘900 – 2021

Il terzo anno della rassegna “Mountagnes” chiude il ciclo dedicato ai pittori cuneesi del ‘900 che hanno esplorato il tema del paesaggio alpino. Curata da Carlo Morra, la serie di mostre e cataloghi ha celebrato un periodo storico in cui la pittura era popolare e accessibile, con artisti autodidatti spesso circondati da curiosi mentre lavoravano sul loro cavalletto durante fiere e sagre di paese.

Dal 2019 al 2021, sono stati presentati 65 artisti e 181 opere in un progetto unico e significativo, volto a recuperare la memoria di questi protagonisti, alcuni dei quali maestri affermati, altri quasi dimenticati. L’iniziativa ha riscosso entusiasmo, grazie al lavoro di Morra e al supporto di collezionisti e visitatori, documentando un importante capitolo della scena artistica provinciale.

La forma del cielo

David Ruff - 2021

David Ruff, pittore dal grande carisma e sensibilità, ha vissuto negli anni ’70 a Bagnolo Piemonte, dove il suo spirito gentile e il suo sguardo profondo hanno affascinato chiunque lo incontrasse. La sua arte, intrisa di delicatezza e serenità, trasmette un senso di gioia e empatia, riflettendo una bellezza spirituale capace di superare la dimensione materiale e le sue negatività.

A Rittana, una selezione delle sue opere è stata esposta nell’estate post-pandemia come simbolo di speranza e stimolo a guardare avanti con fiducia. La sua pittura invita a riflettere su temi universali, come la solidarietà e la necessità di affrontare le sfide globali insieme, proponendo una visione di luce e purezza che vuole rendere la vita più umana e condivisa.

Alla ricerca di un approdo

Ugo Nespolo - 2020

Rittana continua a distinguersi come centro dedicato alle arti visive, consolidando una tradizione iniziata all’inizio del ‘900 e ripresa negli anni ’80 con iniziative innovative. L’arte diventa un mezzo potente per riflettere sul futuro e offrire visioni profetiche, comunicando valori, idee ed emozioni anche in un contesto considerato marginale.

Nel 2020, Rittana ha ospitato il Maestro Ugo Nespolo, figura poliedrica e internazionale della Pop Art italiana, che presenta un progetto esclusivo ispirato a “La zattera della Medusa” di Géricault. Il tema, legato al dramma dei migranti e alle sfide globali, invitava a riflettere sulla necessità di recuperare compassione e umanità. L’arte si pone come strumento per analizzare le contraddizioni del nostro tempo e suggerire nuovi modelli di sviluppo e solidarietà.

Appunti sulla Libertà. Natura, Resistenza e Arte

Gianni Maria Tessari - 2021

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Paesaggi ritrovati

Le valli Maira e Stura nelle opere di Francesco Franco e Michele Pellegrino – 2021

La mostra, organizzata dalle associazioni Amici di Demonte, Espaci Occitan e L’era granda, celebra le incisioni di Francesco Franco dedicate alla Valle Maira e alla Valle Stura, accompagnate da fotografie di Michele Pellegrino. Unisce due linguaggi artistici per rendere omaggio ai territori montani e agli artisti che li hanno rappresentati con passione e sensibilità.

L’iniziativa si pone come un invito alla resilienza e alla ripresa, evidenziando il ruolo fondamentale di arte e cultura nel ristabilire equilibrio con l’ambiente e l’umanità. Con l’auspicio di speranza, la mostra incoraggia a riscoprire i paesaggi con uno sguardo rinnovato e più autentico.

Natura! Un piccolo repertorio

2018

La collettiva “Natura! Un piccolo repertorio”, con 14 artisti di grande rilievo ed oltre 60 opere è una mostra che si ricollega alla memoria dei cicli vitali della natura dei quali il mondo contemporaneo pensa di fare a meno e che ritiene trascurabili in ragione di una troppo rassicurante fiducia nel progresso scientifico. La mostra vuole rivolgere la propria attenzione al difficile rapporto tra uomo e ambiente naturale, ponendosi nel campo del dibattito sui destini ecologici della nostra civiltà – come scrive il curatore Roberto Baravalle nella sua presentazione – non con una visione da day after, quanto piuttosto con un atteggiamento più composto e riflessivo che è forse più utile a cogliere giusti segnali e ritrovare nuovi percorsi.

Olophron

Luigi Mainolfi - 2024

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l'opera al nero

ARTISTA - 2024

TESTO???La collettiva “Natura! Un piccolo repertorio”, con 14 artisti di grande rilievo ed oltre 60 opere è una mostra che si ricollega alla memoria dei cicli vitali della natura dei quali il mondo contemporaneo pensa di fare a meno e che ritiene trascurabili in ragione di una troppo rassicurante fiducia nel progresso scientifico. La mostra vuole rivolgere la propria attenzione al difficile rapporto tra uomo e ambiente naturale, ponendosi nel campo del dibattito sui destini ecologici della nostra civiltà – come scrive il curatore Roberto Baravalle nella sua presentazione – non con una visione da day after, quanto piuttosto con un atteggiamento più composto e riflessivo che è forse più utile a cogliere giusti segnali e ritrovare nuovi percorsi.

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