Bruno Gorgone è nato a Cuneo nel 1958, ma oggi vive tra Spotorno e Venezia. Esponente dell’astrazione italiana, è presente nel panorama internazionale dell’arte contemporanea dai primi anni Ottanta. È noto per la sua personale pittura di pattern e per le opere in vetro di Murano incise su lamina d’oro. Dopo la laurea in Architettura conseguita all’Università di Genova, ha proseguito la sua ricerca artistica a Venezia, dove ha approfondito le sue esperienze attraversando varie forme di espressione creativa. È entrato in contatto con esponenti della cultura con cui ha collaborato all’attuazione di importanti eventi. Ha realizzato l’opera Ipotesi per una scenografia in collaborazione con i Teatri Goldoni e La Fenice di Venezia. Ha pubblicato opere grafiche con testi di Vittorio Sgarbi e con poesie inedite di Milena Milani, Mario Stefani e Andrea Zanzotto. Dal 1992 fa parte del Gruppo Europeo degli Architetti Artisti Ligne et Couleur di Parigi e Venezia. Dalla fine degli anni Novanta, la sua ricerca è caratterizzata da un ulteriore approfondimento del rapporto segno/colore e dall’evoluzione verso una personale pittura. Nello stesso periodo il critico francese Pierre Restany, teorico del Nouveau Réalisme, si interessa al suo lavoro e alle sue sperimentazioni nell’uso dei nuovi media scrivendo il testo Gorgone. Il colore nel nuovo destino dell’immagine. È presente nelle maggiori esposizioni nazionali ed internazionali tra cui il Salone Europeo d’Autunno di Parigi; le edizioni di Ligne et Couleur di Parigi del 1992 (Orangerie des Jardins du Luxembourg) e del 1996 (École Nationale Supérieure des Beaux- Arts); il 55° Premio Michetti Mito e realtà. Uno sguardo ad Oriente – Francavilla al Mare; Savona ‘900. Un secolo di pittura scultura ceramica, Fortezza Monumentale del Priamar, Savona 2008; Artisti Italiani a Parigi – Commissione Nazionale Francese dell’Unesco, Parigi 2009, il Festival
dei Due Mondi di Spoleto 2010, il 37° Premio Internazionale Sulmona, la 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia – Padiglione Italia, Regione Liguria e la mostra Padiglione Tibet, evento parallelo alla 55ª Biennale di Venezia. Nel 2001, è invitato a partecipare con la personale Luoghi di Narciso alla Rassegna Roma Città Eterna per un Pianeta Ideale-Architetti Artisti a confronto, con la partecipazione dell’Università di Ancona-Facoltà di Architettura. Nello stesso anno presenta le sue Mitocromie alla White Box Gallery di New York e alla The Church Gallery di Orlando. Nel settembre-ottobre 2010, si è tenuta alla Pinacoteca Civica di Savona in Palazzo Gavotti l’ampia mostra retrospettiva Bruno Gorgone. Giardino mentale. Opere 1980/2010, a cura di Germano Beringheli. Nello stesso anno, è stato scelto per realizzare la copertina del volume Cronaca di un anno di cronaca, a cura dell’Ordine dei Giornalisti e del Gruppo Cronisti Liguri, presentato alla Fiera del Mare di Genova. Il suo percorso artistico è inoltre segnato da numerose personali in gallerie, spazi pubblici e museali sotto l’egida di importanti istituzioni culturali. Nel 2019, ha organizzato una prima personale nell’ambito di “Vetrine d’artista” nella sede della Banca Carige, ex Carisa, a Savona e una seconda intitolata “I giardini cosmici” alla Galleria MG Monogramma Arte Contemporanea a Roma, presentato in catalogo da Gabriele Simongini, che lo ha ben riconosciuto come alla ricerca di “un eden ideale, un giardino delle armonie popolato di anime-farfalle, di angeli e di fiori variopinti, sotto un cielo cristallino oppure ammantato in una notte stellata”. La sua opera è documentata presso Musei, Archivi e Fondazioni in Italia e all’estero e presso l’Accademia dei Lincei di Roma.